Val Vibrata, usura: sequestrati conti correnti e appartamenti per 700mila euro

Operazione “Insider” della Guardia di Finanza: una famiglia di etnia rom residente tra Martinsicuro e Alba Adriatica applicava un tasso usuraio superiore al 20 per cento mensile

VAL VIBRATA. Sequestrati conti correnti e immobili, per un valore di circa 700mila euro, da una famiglia di etnia rom residente nei comuni di Martinsicuro e Alba Adriatica. La guardia di Finanza, nell’ambito dell’Operazione “Insider” ha accertato l’applicazione di un tasso usuraio superiore al 20 per cento mensile. Per questa ragione il comando provinciale di Teramo ha eseguito un’ordinanza di sequestro preventivo emessa dalla Corte d’Appello dell’Aquila.

L’iter giudiziario segue le condanne a 15 anni di reclusione per il reato di usura, che sono state emesse dal tribunale di Teramo nei confronti degli imputati. L’attività usuraia si strutturava mediante l’utilizzo di un vorticoso traffico di titoli di credito e vedeva coinvolte persone in difficoltà finanziarie che ricorrevano a prestiti a tassi usurari. Gli interessi richiesti, oltre ad avere un tasso elevatissimo, venivano aggiunti al capitale da restituire, aggravando così la posizione del debitore. Gli imputati, pur di riscuotere l’indebito credito, non esitavano a ricorrere ad ogni tipo di minaccia per indurre il malcapitato alla restituzione delle somme e degli interessi. In caso contrario avrebbero proceduto all’acquisizione dei beni.

Le investigazioni, condotte dal nucleo di polizia tributaria di Teramo, sono state innescate dall’incrocio di dati bancari con altri sistemi informatici utilizzati dalle Fiamme gialle che hanno evidenziato l’esistenza di operazioni finanziarie sospette riconducibili agli imputati a partire dal 2008. Nell’intera attività di ricostruzione del patrimonio sottoposto a sequestro non sono sfuggiti i beni acquisiti dagli indagati mediante la procedura del cosiddetto “possesso per interposta persona”, che consentiva l’acquisizione di beni per poi intestarli a terze persone conniventi. L’attività d’indagine ha consentito di individuare e sequestrare disponibilità finanziarie, 6 unità abitative e locali commerciali, situati nei comuni della costa teramana, nessuno dei quali intestati agli indagati ma a familiari o ad altri soggetti compiacenti.

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