Villa abusiva, assolto l'ingegnere Rotili

Il giudice scopre che non era lui il direttore dei lavori. Condannati i proprietari

TERAMO. Assolto per non aver commesso il fatto. È una formula pienamente liberatoria quella che il giudice del tribunale di Teramo Domenico Canosa ha utilizzato per sancire l'assoluzione di Goffredo Rotili, ingegnere teramano di 61 anni, dall'accusa di abuso edilizio per la quale era finito a processo insieme a Debora e Luca Sichini di 30 e 28 anni, invece condannati a sei mesi di arresto e 15mila euro di multa. In occasione del processo il nostro e altri giornali hanno accomunato erroneamente Rotili alla condanna degli altri due imputati, proprietari e costruttori dell'immobile. Invece la sua difesa, affidata all'avvocato Pietro Referza, ha dimostrato che Rotili non era mai stato incaricato quale direttore dei lavori del fabbricato in questione. Come dire che non sarebbe neanche dovuto finire a processo.

La vicenda è quella della villa della famiglia Sichini, costruita abusivamente a Colleminuccio e mai finora demolita né acquisita dal Comune. Secondo la polizia municipale, che nel 2007 intervenne sul posto a lavori già iniziati, e la Procura, che dispose il sequestro dell'immobile, questo era stato realizzato in totale difformità dal permesso di costruire, che prevedeva la ristrutturazione e l'ampliamento di un fabbricato rurale e non la costruzione di un immobile tutto nuovo e più grande. Il giudice Canosa per i due Sichini ha subordinato il beneficio della sospensione condizionale della pena all'adempimento dell'obbligo di demolizione dell'immobile, da effettuarsi entro 90 giorni dal passaggio in giudicato della sentenza.

Ribadito che l'ingegner Rotili esce completamente pulito dalla vicenda, val la pena riferire che al processo per abuso edilizio si sono aggiunte altre vicende giudiziarie. In particolare quella che coinvolge i già citati Debora e Luca Sichini e Domenico Claudio Sichini di 54 anni, accusati di calunnia ai danni degli agenti di polizia municipale che effettuarono gli interventi di polizia giudiziaria nei loro confronti. La Procura ha chiuso l'inchiesta e chiesto il giudizio. L'udienza preliminare si terrà il 21 marzo prossimo. (d.v.)

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