ECONOMIA

Bankitalia: in Abruzzo bene automotive e farmaceutico fino a giugno

La crescita della produzione aveva decelerato mentre era migliorata la situazione dell'occupazione

L'AQUILA. Nei primi sei mesi del 2023, quindi fino a giugno, in Abruzzo secondo il report di Bankitalia l'attività produttiva è cresciuta dell'1,2% rispetto al semestre corrispondente del 2022. Da giugno ad oggi tuttavia c'è stata la decelerazione a causa del rallentamento della domanda interna che riflette il peggioramento delle condizioni di accesso al credito e l'erosione dei redditi delle famiglie dovuta all'inflazione.

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Nell'automotive, il più rilevante comparto industriale della regione, l'attività produttiva è tornata a espandersi, beneficiando del superamento delle strozzature nell'offerta di semiconduttori. Ne è seguita una ripresa delle vendite all'estero di veicoli commerciali leggeri, il principale prodotto del settore, con effetti positivi sulla dinamica dell'export regionale, cresciuto a un ritmo superiore a quello dell'Italia.

È proseguita nel semestre la forte espansione delle esportazioni del settore farmaceutico. Nel settore delle costruzioni si è attenuato l'effetto espansivo indotto dagli incentivi per la riqualificazione del patrimonio edilizio; i livelli di attività avrebbero però beneficiato della realizzazione degli interventi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Sono al contempo proseguite le attività di ricostruzione nei territori della regione colpiti dagli eventi sismici. L'inasprimento delle condizioni di finanziamento ha pesato sul mercato immobiliare della regione, dove si è registrata una marcata contrazione delle compravendite (-13,3 per cento per gli immobili residenziali), interrompendo la fase espansiva degli ultimi due anni.

Nel terziario la ripresa dei livelli di attività si è affievolita. Nel comparto dei beni durevoli sono tornate ad aumentare le vendite di nuove auto (+9,0 per cento nel periodo gennaio-settembre), sebbene in misura meno sostenuta rispetto al dato nazionale. I flussi turistici hanno continuato a crescere. Sul fronte dell'occupazione è proseguito il trend di crescita soprattutto quella femminile che ha recuperato i livelli pre-pandemici. Cresciute le posizioni lavorative sia a termine che a tempo indeterminato, questo in tutto i settori tranne che nelle costruzioni.