i funerali

Vasto, lacrime e palloncini bianchi per Andrea e Domenico

Migliaia di persone alla celebrazione funebre di Andrea Marinelli e Domenico Castrignanò, i due amici morti domenica in un incidente stradale. Presente anche uno dei ragazzi scampati allo schianto contro il guardrail. Torna libero il conducente della Panda dopo la convalida dell'arresto

VASTO. Una folla immensa, sicuramente più di duemila persone, ha partecipato questa mattina a Vasto ai funerali di Domenico Castrignanò (21 anni) e Andrea Marinelli (22), morti all'alba di domenica all'interno dell'auto trafitta da un guardrail nell'incidente stradale avvenuto sulla Statale 16, tra Petacciato e Montenero di Bisaccia (Campobasso). Cerimonia celebrata in una giornata di caldo insopportabile nella chiesa di San Marco, che non è stata in grado di contenere quanti hanno reso omaggio a due giovani il cui destino ha legato come nella vita anche nella morte: sin dall'asilo le loro storie si sono intrecciate.

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Il rito è stato presieduto dal parroco don Gianni Carozza e concelebrato da gran parte dei sacerdoti della città. Sulla bara di Andrea le maglie delle squadre del Vasto Marina e del Cupello con le quali ha disputato i campionati regionali di Eccellenza e Promozione, mentre su quella di Domenico spiccava la casacca della Vastese. Massiccia la presenza dell'Arma, visto che il padre di Domenico Castrignanò è il comandante della stazione dei carabinieri di Vasto. Diversi i malori per il caldo e l'emozione, con un servizio d'ordine e di assistenza molto curato e la distribuzione di bottigliette d'acqua per migliaia di persone, dai volontari del gruppo comunale della Protezione civile e strade interdette alla circolazione nei pressi della chiesa, con ambulanze e automobili dei vigili urbani pronte a intervenire in caso di necessità. Nessuno si aspettava una partecipazione così massiccia della comunità.

Molte le autorità presenti tra i quali il prefetto della provincia di Chieti, Antonio Corona, i generali dei carabinieri Michele Sirimarco, comandante della Legione Abruzzo, e Lamberto Quarta, comandante del Centro nazionale amministrativo di Chieti Scalo, il comandante provinciale dei carabinieri Luciano Calabrò, oltre ai sindaci in fascia tricolore dei Comuni di Vasto, Cupello e Lentella. Era presente anche uno dei due ragazzi rimasti feriti nell'incidente che era ricoverato all'ospedale di Vasto, G.R.. All'uscita dei feretri l'applausodella folla, il lancio di palloncini colorati bianchi e rossi e l'accessione di fumogeni, come i colori sociali della squadra di calcio cittadina, e la Banda dell'Incoronata ha intonato il brano della colonna sonora "La vita è bella" del maestro Nicola Piovani e l'Inno di Mameli. Andrea sarà seppellito nel cimitero di Vasto, mentre Domenico a Cupello, paese d'origine della madre. Il conducente della Fiat Panda schiantatasi contro il guardrail è ancora ricoverato all'ospedale di Termoli in stato di fermo. Il venticinquenne è stato arrestato con l'accusa di doppio omicidio stradale.

Arresto convalidato, il conducente torna in libertà. Il giudice per le indagini preliminari di Larino (Campobasso) ha convalidato il fermo e ha rimesso in libertà, non ritenendo più utili le esigenze cautelari, il 25enne di Vasto accusato di omicidio stradale dopo l'incidente di domenica scorsa in Molise che ha causato la morte dei suoi amici Domenico Castrignanò e Andrea Marinelli. Il giovane è comparso nel palazzo di giustizia di Larino (Campobasso) dopo aver lasciato l'ospedale di Termoli (Campobasso), dove era ricoverato, agli arresti domiciliari per essere risultato positivo all'alcoltest, in applicazione delle nuove norme sull'omicidio stradale. Era assistito dall'avvocato Giovanni Cerella del Foro di Vasto. Le indagini proseguono per individuare eventuali altre responsabilità dell'incidente - nel quale è rimasto ferito un altro passeggero dell'auto -, con il coordinamento del sostituto procuratore della Repubblica Ilaria Toncini che si avvale dell'attività investigativa della stazione dei carabinieri di Montenero di Bisaccia (Campobasso) e dei militari del Norm della Compagnia di Termoli, agli ordini del maggiore Paolo Nichilo. Intanto per mercoledì mattina è stato convocato dal sostituto Toncini l'ingegnere Giovanni Russo al quale sarà conferito l'incarico di individuare ogni elemento utile a capire eventuali altre responsabilità.