LA VIDEORICETTA

Il Panettone di Carnevale bagnato con crema di vino Montepulciano

La ricetta di Federico Anzellotti maestro pasticcere di Miglianico che trasforma il dolce di Natale in un dessert per tutte le stagioni

Ecco il panettone di Carnevale, servito con crema al Montepulciano d'Abruzzo . Non è uno scherzo fuori stagione ma un omaggio al territorio presentato dal maestro pasticciere Federico Anzellotti, sulla ribalta internazionale del Sigep di Rimini da poco concluso. E oggi con la ricetta della salsa al Montepulciano, ai fan di Cotto & Crudo (il video è sul sito del Centro, www.ilcentro.it)

La videoricetta, il panettone di Carnevale
Federico Anzellotti, maestro pasticcere di Miglianico, trasforma il dolce di Natale in un dessert per tutte le stagioni

Abruzzese di Miglianico, Anzellotti è presidente italiano Conpait, la Confederazione pasticceri italiani (prima associazione di categoria in Italia, sorta vent'anni fa ad Ascoli Piceno). Il panettone al Montepulciano è una novità che parla abruzzese nel dolce universo dell'arte bianca, dal Piemonte alla Sicilia. Tanti quanti i mesi dell'anno sono appunto i panettoni "destagionalizzati", sfornati e fatti propri dalle tradizioni regionali all'indomani della proclamazione di Re panettone "ambasciatore del dolce italiano nel mondo", nonché trionfo del pastry made in Italy. Nella sfida tutta italiana tra tiramisù e panettone lanciata a Rimini dai vertici della pasticceria nazionale, il titolo di dolce tipico italiano nel mondo, l'ha conquistato il morbido e goloso lievitato.

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«Un dolce che unisce l'Italia, che mette tutti d'accordo e che, soprattutto, all'estero si mangia tutto l'anno», dice Iginio Massari, maestro dei maestri pasticcieri. «Il panettone è un dolce assai versatile», aggiunge Anzellotti, numero uno di Conpait. «Farcito con una crema a base di Montepulciano d'Abruzzo dichiara subito la sua territorialità. Lo proponiamo in febbraio, perchè no in concorrenza ai dolci di carnevale. La crema, a differenza del panettone, che è tra i dolci più difficili da realizzare, è facile da preparare a casa e si presta benissimo ad essere gustato in questa stagione, magari anche con il panettone che è rimasto dopo le festività natalizie».

Insomma, che il panettone diventi quello che il macaron rappresenta per la Francia, il simbolo dell'Italia dolce nel mondo. E che contribuisca a far crescere ancora di più le quote di mercato all'estero di tutto il comparto pasticceria, incalza Anzellotti: «Il panettone gioverà all'export agroalimentare italiano e aiuterà a diffondere l'alta formazione italiana nel mondo». Un modo, si pensa, efficace di tutelare e spingere sempre di più il made in Italy anche nella filiera dell'arte bianca.

Ma per fregiarsi del titolo di panettone artigianale Doc, in Italia e nel resto del mondo, il dolce chiede una legge che lo tuteli a tutto tondo. Troppe deroghe alla regolamentazione datata al 2005, lamenta la categoria dei pasticceri. E’ prevista in febbraio una prima discussione in commissione politiche delle sviluppo, su proposta di tutto il settore dell'arte bianca.

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