post-sisma

L'Aquila, crollo con 17 vittime: chiesta condanna-bis per padre ingegnere

Corte d'Appello, il sostituto pg vuole la conferma della sentenza di primo grado: 3 anni a De Angelis, progettista e direttore dei restauri che perse la figlia nel palazzo di via Rossi

L'AQUILA. Confermare la condanna per il padre-ingegnere che nella notte del sisma perse la figlia nel crollo di quello stesso palazzo. Questa la richiesta formulata dal sostituto procuratore generale di Corte d'Appello Alberto Sgambati al termine della sua requisitoria nel processo di secondo grado per il crollo di un immobile di via Generale Francesco Rossi nel quale persero la vita 17 persone.

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Tra queste anche la figlia del progettista dei restauri, l'ingegnere Diego De Angelis, il quale curò il progetto dei restauri del palazzo avvenuti nel 2000. La costruzione dell'immobile risaliva invece agli anni Cinquanta. Il 10 febbraio il collegio della Corte d'Appello dell'Aquila (composto dai magistrati Aldo Manfredi, Flavia Grilli e Maurizio Sacco) pronuncerà la sentenza, dopo aver ascoltato la difesa dell'unico imputato rappresentata dagli avvocati Attilio Cecchini e Giampiero Berti de Marinis.