L'Aquila, i negozianti a Biondi: «Pronti a traslocare» 

I commercianti del centro storico incontrano il sindaco: «Riportare subito gli uffici dentro le mura o noi andiamo via»

L’AQUILA. Hanno gridato la loro rabbia, ma anche la loro preoccupazione per il futuro di intere famiglie, ieri mattina in Comune, a Palazzo Fibbioni, al sindaco Pierluigi Biondi. I commercianti del centro storico sono alle corde. «Senza uffici siamo perduti, saremo costretti a chiudere, perché di gente ne circola pochissima e il nostro lavoro ha bisogno di costanza, perché ci sono scadenze come affitti e bollette e fornitori, che non aspettano di essere pagati ogni tanto, quando capita di incassare i soldi.

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Il sindaco, dal canto suo, ha assicurato che presto farà rientrare dentro le mura molti degli uffici e degli assessorati. Della stessa idea l’assessore al Commercio e Attività produttive, Alessandro Piccinini: «Tutti gli uffici di rappresentanza del Comune, a cominciare da quelli già esistenti del sindaco, avvocatura, anche tutti gli assessorati e conseguenti uffici saranno riportati senza ombra di dubbio nel centro storico».
In questo discorso si inserisce il bando Fare Centro, emanato dalla Regione. «Facciamo difficoltà a conoscere il monitoraggio sulle categorie merceologiche che abbiamo chiesto al direttore Vincenzo Rivera», dice Piccinini, «al quale abbiamo anche chiesto non uno scorrimento del bando e della graduatoria, ma di ridisegnare da capo un nuovo strumento, con prerogative e caratteristiche diverse. Questo per il fondo del 4% sulle cifre destinate alla ricostruzione». «Fare Centro è all’esame della commissione ed entro fine ottobre faremo la graduatoria», dice il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli. «È ovvio che più uffici ci sono in centro storico e più si ripopola, più c’è gente e più funziona. Anche se io non posso rientrare in casa, per il problema dei sottoservizi...».

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Oltre al grido di dolore dei commercianti, c’è anche quello dei residenti, appunto, che, a fatica e con molto coraggio – a dispetto delle gru, dei bilici e camion di ogni tipo, delle polveri, dei rumori – sono tornati o stanno tornando ad abitare nel centro storico. Dove, soprattutto in alcune zone, non c’è nulla. E spesso neppure l’illuminazione.
A tendere una mano all’amministrazione di Pierluigi Biondi è Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale e presidente della II Commissione Territorio, Ambiente e Infrastrutture. «Ribadisco la mia idea di una sede comunale diffusa, che utilizzi a pieno gli edifici a disposizione», spiega Pietrucci, «Palazzo Margherita, Santa Maria dei Raccomandati, via Sassa, l’ex liceo di via Majella (200 mila metri quadrati di immobili). La ricostruzione di questi edifici va accelerata il più possibile. E in questo senso può essere utile costituire una task force che se ne occupi a tempo pieno, come dell’intera ricostruzione pubblica. Il centro storico dell’Aquila potrà quindi configurarsi come una “cittadella della pubblica amministrazione”», conclude Pietrucci, «in cui anche altri importanti enti trovino sede».
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