L'Aquila, pannelli di trucciolato nella tribuna dello stadio crollata

Dopo l’incidente di domenica con il ferimento di tre persone durante un derby, sopralluoghi a 360 gradi dei vigili del fuoco, della scientifica e della Asl

L’AQUILA. Più che una tribuna, quello da cui domenica sono precipitati per due metri e mezzo di altezza tre persone, è un reticolato di tubi d’acciaio che nella forma fa pensare a un’impalcatura. I giunti dei tubi sono completamente scoperti, vere insidie per chi vi sale. Una struttura non tanto grande costituita da 5 file di spalti con 150 sedioline in tutto, anche se domenica scorsa ne ospitava al massimo una trentina. Il primo camminamento è una lamiera di metallo, altri tre ballatoi sono di pannelli di legno. Ma è l’ultimo che fa rabbrividire: è di pannelli di truciolato. Ed è proprio uno di questi che si è aperto sotto ai piedi di due donne e un uomo che se la caveranno con 8-10 giorni di prognosi per “contusioni lievissime”.

L'Aquila, ecco la tribuna dello stadio crollata: è di trucciolato
Ecco il punto in cui la struttura ha ceduto causando il ferimento di due donne: il camminamento è fatto con pannelli di trucciolato (video di Marianna Gianforte)

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NIENTE SEQUESTRO. Si tratta di lesioni per le quali «si procede a querela di parte e siccome sino ad ora nessuno dei tre feriti ha presentato una denuncia, la tribuna non sarà sequestrata ma soltanto interdetta all’uso per inagibilità, delimitata da un nastro rosso e bianco». A spiegarlo è il dirigente della Squadra Volante dell’Aquila Nicola Di Pasquale, che ieri mattina insieme agli uomini della polizia scientifica, ai vigili del fuoco e agli ispettori della Asl, ha fatto un nuovo sopralluogo per raccogliere quanti più elementi possibili per ricostruire la dinamica del crollo che al termine della partita di calcio femminile L’Aquila-Pescara si sarebbe potuto trasformare in tragedia. Al di là dei dubbi su come si possa mettere non solo del legno, ma addirittura del truciolato su una struttura teoricamente pensata per stare all’esterno e quindi per essere costantemente sottoposta alle intemperie, ora si cerca di capire i motivi e le responsabilità del crollo.

Responsabilità che lo stesso presidente della società sportiva che gestisce il campo, che è privato, Maurizio Panepucci (Unione sportiva dilettantistica aquilana), riconosce che potrebbe essere ascritta proprio alla società. «Sicuramente una responsabilità della società c’è», dice, «e andrà valutata e approfondita; per quanto riguarda la manutenzione la tribuna è stata montata pochissimi anni fa e garantita per la lunga permanenza all’esterno. Il crollo è avvenuto troppo a breve, quindi è successo qualcosa che non va bene». Anche eventuali responsabilità della ditta dovranno essere verificate (a realizzare la tribuna è stata una nota ditta aquilana). Di solito le tribune di questo tipo sono moduli standard e pre-collaudati, forniti direttamente dalle ditte. Ora bisognerà accertare le responsabilità. Questo potrà avvenire soltanto al termine degli approfondimenti dei vigili del fuoco e degli uffici dell’Asl.

PUNTO DI RIFERIMENTO. Un campetto, quello di Bazzano, che è un luogo di socializzazione per la comunità locale, e non soltanto per le attività delle squadre di calcio, che la utilizzano da circa quarant’anni a questa parte (da quando cioè l’arcidiocesi dell’Aquila lo ha messo a disposizione, nel 1974). In quell’area sportiva – come in tutte le altre della città e del comprensorio – i volontari stabilirono la loro base durante la fase dell’emergenza. Negli spogliatoi del campo sportivo i residenti di Bazzano rimasti senza casa e senza acqua andavano a fare la doccia.

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