L'Aquila, soldi da restituire ai familiari delle vittime: è scontro

Comitato Rigopiano, Pd e SI critici contro la decisione del governo: chi ha perso affetti non deve risarcire lo Stato

L’AQUILA. La vicenda dei familiari delle vittime del terremoto dell’Aquila, costretti a restituire allo Stato i soldi delle provvisionali, sta suscitando sconcerto e riprovazione.
A intervenire sulla vicenda è il “Comitato Vittime di Rigopiano” che «esprime la piena solidarietà e sostegno nei confronti dei familiari delle vittime del sisma dell’Aquila. Anche loro, come noi, sono vittime di uno Stato assente, insensibile e cieco nei confronti di quelle famiglie che si sono viste privare già degli affetti dei propri cari e che adesso si vedono chiamate a restituire quell’ormai piccola e insignificante consolazione che hanno ricevuto. Insieme a loro siamo profondamente indignati per quanto uno Stato sia in grado di abbandonare coloro che sono vittime dell'incompetenza dello stato stesso».
Stefano Albano, segretario Pd dell'Aquila, e Tonino De Paolis, capogruppo Pd in consiglio comunale sono critici: «Lo Stato che chiede indietro i risarcimenti riconosciuti ai parenti delle vittime, lo Stato che arriva a citarli in giudizio aggiungendo dolore a dolore.

leggi anche: Un'udienza del processo alla commissione Grandi Rischi L'Aquila, Grandi rischi: il governo rivuole i soldi dati ai familiari delle vittime del sisma Il tribunale condannò la commissione a pagare una provvisionale di 8 milioni di euro, sentenza ribaltata in Appello e in Cassazione. Ora i parenti sono stati citati all'udienza civile del 24 luglio

Crediamo che ci siano francamente tutte le condizioni per affermare che si sia passato il segno. All'errore va posta una soluzione politica, per questo chiediamo a nome del Pd aquilano un intervento diretto del presidente del Consiglio. Se le fredde istanze giuridiche hanno potuto produrre un mostro del genere, spetta al buon senso, all'autorevolezza e alla capacità di mediazione della politica porvi rimedio». Tranciante anche il giudizio del segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: «Il governo alla fine chiede indietro i risarcimenti alle famiglie delle vittime del terremoto dell'Aquila del 2009. Assurdo».
«Il fatto è semplice», prosegue il segretario di SI, «in primo grado il processo aveva condannato i tecnici e lo Stato a risarcire le vittime. Poi gli altri due gradi di giudizio hanno ribaltato la sentenza ed eliminato le richieste della parte civile. E ora lo Stato cita in giudizio le famiglie delle vittime per chiedere indietro i risarcimenti. Lo ripeto: assurdo».
«Mancano del tutto di sensibilità umana. Oltre al danno di non mettere mai un euro per la prevenzione», conclude Fratoianni, «pure la beffa degli schiaffi in faccia quando i disastri capitano. È ora che Gentiloni intervenga e trovi una soluzione».


©RIPRODUZIONE RISERVATA