Morta la donna abruzzese ustionata nell’esplosione in Sicilia

Marinella Colantonio, 66 anni, era rimasta ferita sabato scorso durante una vacanza: lo scoppio causato da una fuga di gas

ANVERSA DEGLI ABRUZZI. È morta nella tarda serata di ieri, nell’ospedale civico di Palermo, Marinella Colantonio, 66 anni, la donna di Anversa degli Abruzzi, originaria di Pescara, coinvolta nell’esplosione di una bombola a gas, sabato scorso ad Avola in un’abitazione in vico Gioberti in pieno centro storico. Troppe gravi le ustioni riportate su tutto il corpo, anche se i medici dell’ospedale di Palermo, dove la 66enne era stata trasportata in elicottero subito dopo l’esplosione, hanno sperato fino all’ultimo di poterla salvare. La donna era arrivata la scorsa settimana nella città siciliana nota per le mandorle utilizzate per i confetti di Sulmona, in compagnia del marito Tonio Fusco e di un’altra coppia di amici anversani, Ginevro Di Cesare e Bianca Marcelli, per trascorrere un breve periodo di vacanza. Sarebbero rimasti il fine settimana per poi continuare il loro tour turistico in giro per la Sicilia.

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Quella tragica sera i quattro avevano già cenato nella casa facendo giusto in tempo a cucinare prima di accorgersi che la bombola del gas era ormai finita. Imprevisto che aveva indotto i quattro turisti abruzzesi a telefonare al proprietario della casa affinché ne venisse installata una nuova. Di lí a poco la bombola è stata sostituita. Ma poco prima dell’uscita per una passeggiata nella cittadina, per cause da accertare, forse dopo che la donna ha tentato di accendere la luce della cucina, la bombola è esplosa. In quel momento al primo piano dell’abitazione c’erano Marinella Colantoni con il marito, rimasto lievemente ferito. Mentre erano al secondo piano Ginevro Di Cesare con la moglie Bianca Marcelli, rimasti praticamente illesi. Le condizioni della donna sono apparse subito gravi. La 66enne investita in pieno dall’esplosione aveva riportato ustioni gravi sul 90% del corpo. Subito era stata ricoverata nell’ospedale locale per poi essere trasferita nel centro ustioni dell’ospedale civico di Palermo, dove è cominciata la sua lenta agonia, sebbene le speranze di salvarle la vita siano tramontate solo ieri sera.

Marinella lascia il marito e due figlie, accorse subito nel capoluogo siciliano. Sulla vicenda la Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità. Indagano i carabinieri, che già dal primo giorno hanno raccolto ogni notizia per risalire all’origine dell’esplosione. A tale scopo sono stati ascoltati i tre abruzzesi scampati e il proprietario dell’abitazione. Ora si attende il nulla osta del magistrato per il ritorno della salma anima Abruzzo per la celebrazione dei funerali. Ma non è escluso che oggi la Procura ordini ulteriori accertamenti disponendo anche l’autopsia.

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