Nuda su Facebook a 14 anni, prosciolti dieci minorenni a Sulmona

La Cassazione conferma la sentenza del tribunale dei minori dell'Aquila: "Il fatto non sussiste". Va avanti solo la causa di risarcimento

SULMONA. «Tutti prosciolti perché il fatto non sussiste»: la Corte di Cassazione, respingendo il ricorso presentato dal pubblico ministero del tribunale dei minori dell'Aquila, ha confermato la sentenza del Gup del novembre 2014 mettendo fine alla vicenda giudiziaria che vedeva 10 minorenni di Sulmona accusati di divulgazione di materiale pedopornografico per essersi scambiati la foto di una loro amica 14enne nuda. La decisione della Suprema Corte è stata resa nota oggi dai legali dei minori coinvolti.

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I fatti risalgono al gennaio 2013 quando la foto di una ragazza, appena 14enne, finì per alcune ore su Facebook e poi sui telefonini di mezza città. I genitori della giovane fotografata si rivolsero ai carabinieri che dopo accurate e laboriose indagini denunciarono 11 minorenni tra cui quattro ragazze. L'immagine finì su un social network e sui telefonini di decine di ragazzi e ragazze. La vicenda prosegue ora dal punto di vista civilistico con la richiesta da parte dei genitori della ragazza di 600 mila euro a titolo di risarcimento dei danni morali e psicologici subiti dalla figlia.