Prete ucciso a Trieste, a processo l'ex parroco di Pizzoli

Don Paolo Piccoli accusato dell'omicidio di monsignor Giuseppe Rocco, 92 anni, trovato strangolato nella propria camera nel seminario: il movente sarebbe un furto di oggetti preziosi

L'AQUILA. È stato rinviato a giudizio dal gup di Trieste (Giorgio Nicoli) don Paolo Piccoli, 52 anni, sacerdote di origini venete e già parroco a Pizzoli, per l'omicidio di monsignor Giuseppe Rocco, 92 anni, trovato strangolato nella propria camera nel seminario di Trieste, il 25 aprile 2014. Il processo davanti alla Corte d'Assise di Trieste si aprirà il 30 giugno. Piccoli, all'epoca incardinato a Trieste, è imputato di omicidio volontario, aggravato dall'età avanzata della vittima.

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Entrato nell'inchiesta come testimone, poiché vicino di stanza dell'anziano presule, Piccoli fu in seguito indagato per il delitto, secondo gli investigatori motivato da un furto di oggetti sacri scoperto da monsignor Rocco. Tra gli indizi che lo accusano, alcune tracce di sangue trovate sulle lenzuola del letto dell'anziano sacerdote. Il corpo del prelato, vestito come se stesse per uscire, fu rinvenuto ai piedi del letto, nell'appartamento che occupava alla Casa del clero. L'elemento che fece imprimere una svolta alle indagini fu la radiografia del collo dell'anziano prete, dalla quale emersero con chiarezza lesioni riconducibili a un'azione violenta, e non a un evento accidentale. Le indagini, coordinate dal pm Matteo Tripani, furono condotte dal Nucleo Investigativo dei carabinieri.