i funerali

Trasacco, l’addio a Rebecca con fiori, palloncini e le note dei Modà

L’ultimo commosso saluto alla 12enne uccisa da una malattia. I compagni di scuola le hanno dedicato una poesia

TRASACCO. “Tappeto di fragole”, la canzone dei Modà – il gruppo musicale che amava – è risuonata per cinque minuti sulla piazza della basilica, trasformata in un enorme sagrato per accogliere un intero paese, che ha voluto tributargli, silenziosamente, l’ultimo saluto. Il feretro bianco di Rebecca Ippoliti, la ragazza di 12 anni, di Trasacco, che una terribile malattia ha strappato alla vita, è giunto da Roma, direttamente dal Policlinico Gemelli, verso le ore 15.

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Ad accoglierlo centinaia di persone, che hanno gremito l’interno e l’esterno della basilica dei santi Cesidio e Rufino, dove si è svolta la cerimonia religiosa. Tutto il rito funebre è stato permeato da un profondo, incontenibile cordoglio. La partecipazione emotiva delle persone ha toccato punte di commozione che nessuno, in qualche modo, ha voluto o potuto dissimulare. Non hanno potuto i suoi compagni di classe, che hanno recitato una poesia da loro scritta e dedicata alla loro compagna di scuola; non ha potuto dissimulare il nodo alla gola nemmeno il parroco don Francesco che durante l’omelia ha ricordato Rebecca e il coraggio che lei infondeva a lui quando le faceva visita a casa dei genitori. Ha ricordato la sua voglia di vivere, l’allegria e la forza con la quale, fino all’ultimo, ha combattuto contro “l’orco” che aveva invaso il suo corpo. Non ha potuto, soprattutto, la cuginetta Angela, l’amica del cuore, con la quale Rebecca trascorreva gran parte del suo tempo. Fiori, palloncini, fiocchi, tutti bianchi, hanno fatto da cornice alla piazza della basilica dove sono risuonate anche le campane non in segno di lutto, ma quasi di gioia, per salutare una bambina il cui sorriso rimarrà nella memoria di tutti quelli che l’hanno conosciuta e di coloro che ieri l’hanno vista, per la prima volta, ritratta nell’immagine posta sul carro funebre. Mai lutto cittadino, ricordava ieri qualcuno dei presenti, è stato così partecipato. L’intero paese – con gli amministratori ( sindaco, giunta, consiglieri comunali), i commercianti che hanno abbassato le saracinesche dei negozi non solo durante il passaggio del feretro ma per quasi tutto il pomeriggio – si è come, irrealmente, cristallizzato.(d.p.)

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