MISS ITALIA

Da Cinzia a Romina, 40 anni di grande bellezza abruzzese 

Mentre impazzano le selezioni, Cinzia De Ponti racconta al Centro come, nel 1979, divenne la più bella d’Italia. Mirigliani, organizzatrice del concorso più famoso, sprona le nostre concorrenti: «Quest’anno tocca a voi»

PESCARA. Da Cinzia De Ponti a Romina Pierdomenico, quasi quarant’anni di grande bellezza abruzzese. La storia di Miss Abruzzo, la porta che ha permesso a migliaia di ragazze di partecipare al grande concorso di Miss Italia, è uno spaccato eccezionale della società e dei suoi costumi. Uno spaccato fatto di sogni, speranze, mode, gioie e delusioni. Ma sfilare su un palco in costume da bagno rientra ancora tra i desideri e le ambizioni delle ragazze abruzzesi? Miss Abruzzo e quindi Miss Italia sono ancora un sogno agognato dalle adolescenti? Per dare delle risposte, proprio mentre impazzano selezioni e sfilate per scegliere le reginette, abbiamo sentito i protagonisti di questa fabbrica della bellezza attorno alla quale girano migliaia di persone. Anche se l’Abruzzo finora ha avuto una sola Miss Italia: Cinzia De Ponti, pseudonimo di Cinzia Fiordeponti, di Pescara, che conquistò la corona a Viareggio nel 1979 con il suo metro e 75 di altezza, misure 88/66/88 e 19 anni di età. E poi solo Romina Pierdomenico, di Vicoli, nel Pescarese, è arrivata a sfiorare il titolo di regina della bellezza italiana nel 2012, arrivando seconda dietro alla siciliana Giusy Buscemi. Eppure, l'Abruzzo è la regione che conta più concorsi di bellezza in assoluto in Italia: una ventina circa.

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PARLA IL PATRON. «Le ragazze abruzzesi piacciono per la loro genuinità e la bellezza acqua e sapone», dice Mimmo Del Moro dell'Agenzia Pai Abruzzo e Marche che da quarant'anni è concessionaria del concorso di Miss Italia, «forse manca solo un po' di classe rispetto alle concorrenti delle altre regioni». Fatto sta che oggi le belle ragazze abruzzesi sempre più spesso al classico concorso di bellezza preferiscono i social. Si fanno conoscere come fashion blogger o si propongono ad agenzie di moda utilizzando foto e storie su Instagram, intercettando followers da sole. Sono le più giovani a farlo. Le altre, invece, continuano a sfilare. «Quest'anno il livello di età è più elevato – conferma Camillo Del Romano, storico conduttore dei concorsi di miss abruzzesi – così come il livello di preparazione culturale. Le ragazze che hanno vinto le ultime selezioni di Miss Cinema, Miss Sport e Miss Eleganza frequentano infatti facoltà come Ingegneria e Farmacia, o già lavorano. Ma nella nostra regione mancano scuole di dizione e di portamento che sarebbero necessarie per un percorso verso i primi posti». Le selezioni di Miss Abruzzo sono iniziate ad aprile. E la serata finale nella quale verrà decretato il nome della più bella d'Abruzzo è prevista a Roccaraso il 23 agosto.

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LA REGINA D'ABRUZZO. «Una volta eravamo davvero un po' tutte imbranate», racconta al Centro, Cinzia De Ponti, che dopo la vittoria nel '79 ha esordito come attrice, diventando presto un sex symbol, per poi affermarsi come conduttrice della trasmissione “Sereno Variabile”. E continuare fino ad oggi con il programma Rai “Gli imperdibili”. «In giuria ricordo che c'erano Don Lurio e Delia Scala. Penso che la mia carta vincente sia stata l'aria da Alice nel Paese delle Meraviglie: una diciottenne che dimostrava 15 anni. Allora era tutto improvvisato, dal trucco alla pettinatura, oggi invece le ragazze sono professioniste più disinvolte e complete, che si studiano il look. Ma la bellezza non basta. Ci vuole un bel carattere e la voglia di lavorare, con sacrificio e umiltà. Il mondo dello spettacolo è difficile e io sono felice del mio percorso e soddisfatta per non essermi fermata al primo ostacolo». Ma come è cambiato il concetto di bellezza in Italia e in Abruzzo? Dal costume castigato di una provocante Sofia Loren, passando per quello androgino degli anni '80, fino a oggi con il due pezzi a balconcino e slip a vita alta vintage?
L'ORGANIZZATRICE. «La bellezza è un dono di Dio, quello che cambia è il modo di indossarla», afferma al Centro Patrizia Mirigliani, figlia dello storico patron di “Miss Italia” Enzo Mirigliani, a fianco al padre nell'organizzazione del concorso di bellezza dal 1989. «Oggi la bellezza è più avvolgente, più femminile, ama le forme sicure e non troppo sportive. E' ciò che accade nei momenti di crisi del Paese: la donna deve infondere sicurezza. Il nostro è un osservatorio privilegiato», continua. «La bellezza è un impegno che deve essere gestito bene e noi consigliamo sempre alle ragazze di non omologarsi, ma piuttosto di trovare dentro di sé il proprio riferimento. In una parola: imparare ad avere personalità. D'altronde», afferma la Mirigliani, «non esistono più canoni estetici come una volta. Ci sono invece idee e mode lanciate sui social dalle blogger che riescono a raccontarsi in tutta la loro semplice fantasia, quella presa dalla vita di tutti i giorni, in un mondo in cui tutti sono connessi. Per questo abbiamo introdotto il titolo di "Miss Italia Social", che verrà decretato da una giuria costituita da coetanei delle concorrenti. Io ho simpatia per l'Abruzzo, dove conservo molti amici. E mi sento di augurare il ritorno di una vittoria dopo diversi anni».
CONTO ALLA ROVESCIA. A settembre le puntate di Miss Italia saranno cinque, su La7, a partire dal giorno 3 dove le prime 60 concorrenti passeranno “gli esami” per ridursi a 30. La gara poi prosegue in cucina. E' prevista infatti anche l'elezione di “Miss Italia Chef”, occasione in cui le regioni verranno valorizzate e conosciute anche dal punto di vista enogastronomico. Che sia la volta buona per le miss locali di conquistare con gli ottimi e tipici “manicaretti” abruzzesi la giuria e il pubblico della tivvù?