Farindola, Hotel Rigopiano: sono tutti morti gli ultimi dispersi

Speranze finite, la maggior parte delle vittime era nell’area bar: 29 le persone decedute, 11 i sopravvissuti. Identificati i corpi di Jessica Tinari e del fidanzato pilota. Il capo della Protezione civile Curcio a Penne: «Impiegate le migliori risorse del Paese»

PESCARA. Tutti morti. Anche gli ultimi due corpi che mancavano all’appello sono stati recuperati ieri sera dai vigili del fuoco tra le macerie dell'hotel Rigopiano. Ad una settimana dalla valanga che ha travolto il resort, il bilancio ufficiale è dunque di 29 vittime e 11 sopravvissuti. In base alla lista ufficiale fornita dai soccorritori, non ci sono più dispersi. Una lista che comprendeva 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 dipendenti dell’hotel. Un’ecatombe nel resort trasformato in una tomba di ghiaccio dopo la valanga che l’ha raso al suolo mercoledì scorso. Ad alimentare le speranze dei familiari e dei soccorritori c’era stato, venerdì, il salvataggio di nove persone, tra cui i 4 bambini ritrovati nella sala biliardo del resort. Ma le cose sono terribilmente cambiate quando, da lunedì, i vigili del fuoco sono arrivati a sfondare il muro in cemento armato che separava quella zona dal bar e dalle cucine. E in 48 ore, tra martedì e mercoledì, hanno tirato fuori 16 vittime, di cui nove ieri. E tutte dalla zona del bar.

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In quella zona i soccorritori ci erano entrati lunedì passando dalle cucine, e lì avevano avuto già un brutto presentimento: alcuni di quegli ambienti erano rimasti miracolosamente intatti, ma non c’era nessuno. «Speravamo di trovare qualcuno», ripetono, «anche se sapevamo bene che stavano per lasciare l’albergo e dunque erano tutti radunati da un’altra parte. Però magari qualcuno era tornato indietro, o si era attardato per qualche motivo in cucina. E se fosse stato così si sarebbe forse salvato». E invece, nella zona bar, la situazione che hanno trovato i soccorritori è stata terribile: un unico groviglio di macerie e neve. Qualcuno è stato anche recuperato nella zona dove erano le camere: quattro piani venuti giù completamente e schiacciati uno sull’altro. Alla fine della giornata di ieri, le vittime erano 27 di cui 14 uomini e 13 donne. Dodici di loro sono stati identificati, e alcuni anche ieri. Come i due fidanzati Jessica Tinari e Marco Tanda, estetista di 25 anni di Vasto militante del Pd lei, e ufficiale della Ryanair di Macerata lui, 26 anni. E ancora, tra i dipendenti, Alessandro Riccetti, 32 anni, di Terni, addetto alla receptionist dell’hotel. Ma sono operazioni che procedono a rilento perché si tratta di sottoporre i familiari, già provati da una settimana di strazio e speranza, al riconoscimento ufficiale dei propri cari. Per poi trasferirli a Chieti per l’autopsia.

Identificati pilota e fidanzata. Intanto si procede con i riconoscimenti delle vittime. Marco Tanda, il pilota 25enne della Ryanair originario di Gagliole (Macerata) e la fidanzata Jessica Tinari, di Lanciano, sono fra le vittime della slavina di Rigopiano. Il corpo di Marco è stato riconosciuto ieri sera dal fratello Gianluca: «Ora che Marco non c'è più - le sue uniche parole - è il momento del silenzio». I due fidanzati sono stati ritrovati senza vita nella sala tv dell'albergo distrutto. Tanda era cresciuto a Castelraimondo, ma si era poi trasferito a Roma con la famiglia. Oggi il sindaco Renzo Marinelli dà voce al dolore della comunità di Castelraimondo: «Una notizia terribile, che ha lasciato tutti sgomenti. Marco era un ragazzo perbene, aveva quasi l'età di mia figlia, si era costruito un bell'avvenire, che è stato stroncato. Eravamo già stati duramente colpiti dal terremoto, questo evento ci ha sconvolti». I funerali del pilota dovrebbero tenersi a Roma, dove vive la madre Elma.

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Ultim'ora. Trasportati all'ospedale di Pescara gli ultimi corpi estratti dalle macerie dell'hotel Rigopiano. In obitorio al momento sono presenti 17 salme; le restanti sono state trasferite a Chieti per l'autopsia o già riconsegnate ai familiari. Nell'ospedale del capoluogo adriatico sono in corso le ultime procedure di identificazione.

Il cordoglio di D'Alfonso. Il messaggio di cordoglio del governatore Luciano D'Alfonso: "Abbiamo anche pregato affinché Dio ci restituisse salvi tutti coloro che erano rimasti sotto le macerie dell'hotel Rigopiano. Purtroppo non è stato così e oggi piangiamo 29 vite. Porgo le condoglianze mie e di tutti gli abruzzesi alle famiglie delle vittime. Ringrazio tutti coloro che, a ogni livello, si sono adoperati per prestare soccorso sul luogo della tragedia. L'Abruzzo saprà essere riconoscente con chi gli ha teso una mano amica nel momento del bisogno".