Pescara, il capo dei vigili sempre più solo: Maggitti verso la sostituzione dopo la bufera delle Iene

Il comandante mai gradito né a destra né a sinistra destinato a ricoprire un nuovo posto da dirigente. Sindaco e vice sindaco: è tutto subordinato all’esito dell’ispezione. In pole position un ufficiale di Cesena

PESCARA. Ha le settimane contate il comandante della polizia municipale Carlo Maggitti, arrivato a Pescara a febbraio del 2010 dall’Aquila come regalo per niente gradito all’amministrazione Mascia ed ereditato, sempre con il mal di stomaco, dall’attuale giunta Alessandrini. Ha le settimane contate perché Maggitti dopo una serie di scivoloni questa volta è caduto su una buccia di banana da cui non è facile rialzarsi, quella della multa cancellata al questore Passamonti.

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Una vicenda diventata, a margine della vicenda giudiziaria (archiviata per la multa ma ancora in corso per il vigile che l’ha denunciata), un caso di malcostume nazionale dopo che la scorsa settimana l’inviato delle Iene ha intervistato e mandato in onda su Italia1, carte alla mano, i protagonisti della faccenda, provocando la bufera mediatica che ha travolto Maggitti e, con lui, i vigili urbani di Pescara. Dileggiati, insultati e maltrattati dai cittadini, come si lamentano molti di loro, proprio dopo quel servizio.

Ed ecco l’assist per Alessandrini che, con il vice sindaco Enzo Del Vecchio, è deciso ad andare fino in fondo a questa storia, con tanto di ispezione, relazione ed eventuale provvedimento nei confronti di Maggitti. Che invece, sulla carta, avrebbe tutti i motivi per sentirsi intoccabile, sia perché la vicenda giudiziaria non l’ha toccato e anche in virtù del recente provvedimento con cui il sindaco ha assegnato e riconfermato le competenze dei dirigenti per altri tre anni, fino a novembre 2017.

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Un provvedimento che però non metterebbe al riparo il comandante da eventuali cambi di poltrona se, come afferma Del Vecchio, «si dovesse ravvisare un comportamento negligente o che il comandante abbia violato le norme. In sostanza», spiega Del Vecchio, «se dovessero emergere situazioni particolari che mettono in discussione il suo ruolo. Ma per fare questo», ribadisce il vice sindaco, «ci vuole un’indagine interna che ci sarebbe dovuta essere già nel 2011», a quando, cioè, risale il caso della multa per divieto di sosta cancellata al questore Passamonti, con la sua auto portata via dal carroattrezzi e restituita a tempo di record. «Tutto questo è subordinato all’esito degli approfondimenti che emergeranno dal confronto con il comandante», dice a sua volta il sindaco Marco Alessandrini, «sicuramente ci saranno degli sviluppi, ma parliamo di un dirigente di ruolo».

Un dirigente non di nomina ma di ruolo, dunque, che può essere spostato ad altre competenze solo per gravi motivi disciplinari che l’amministrazione, appunto, intende verificare. In attesa di confronti, indagini e ispezioni, però, l’amministrazione si sta già muovendo per vedere dove spostare Maggitti e chi mettere al suo posto. Di fatto, sono due, dopo le recenti assegnazioni, i posti rimasti liberi a livello dirigenziale: il settore Tributi guidato ad interim dal capo della Ragioneria Andrea Ruggieri e quello del Personale affidato a Fabio Zuccarini che però già dirige le Politiche sociali e che, non è escluso, potrebbe cedere proprio a Maggitti.

E al posto di Maggitti chi ci va? La voce che gira insistentemente è quella dell’ex comandante Ernesto Grippo, peraltro toccato indirettamente dalla vicenda della multa annullata in quanto il vigile Angelo Volpe che l’ha denunciata è stato indagato per rivelazione di segreto di ufficio proprio per aver chiesto consiglio, secondo l’accusa, al suo ex comandante. Un ritorno smentito dallo stesso Grippo (nel pezzo in basso) ma che nasconderebbe una mezza verità. Non sarebbe Grippo in procinto di tornare, ma un suo ex collaboratore, un ufficiale della polizia municipale di Cesena che Grippo ha diretto da settembre 2010 a giugno di quest’anno e che a Pescara sarebbe atteso, per un primo incontro, addirittura il 6 dicembre. Una presenza che, in attesa di conferme, incombe sul clima di veleni che si respira al comando di via del Circuito dove Maggitti, e lui lo sa, ora è più solo che mai.

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