Terremoto nei monti Sibillini, è un incubo che ritorna

Il sisma nel maceratese fa tremare tutto l'Abruzzo e risveglia il ricordo di quella drammatica notte del 2009

Uno, cinque, dieci, quindici secondi. Un tempo infinito. Sono le 21,15. La terra trema. Forte. Per la seconda volta in due ore. Il lampadario ondeggia, la pianta che verdeggia dietro la porta sembra mossa da una brezza leggera. Quando smette ti rendi conto che la “botta” è di quelle che non perdonano.

In televisione rimbalzano notizie confuse. Nei paesi vicino all'epicentro, fra Umbria, Marche e Abruzzo la pioggia bagna le nuove macerie e la gente, tremante, cerca scampo nel buio. Sui social c'è chi invoca: basta! L'Aquila ripiomba nella paura. Chi scende in strada, chi va nella casa “sicura” del vicino, chi nei punti di prima emergenza . Ma c'è una domanda che rimbalza di bocca in bocca: che succede a questa terra da sempre ballerina che adesso ha deciso di darsi alla danza macabra e incute terrore, ti prende allo stomaco e non ti molla?

leggi anche: Terremoto nei monti Sibillini, per gli sfollati seconda notte con più di 100 scosse La più forte di magnitudo 3.5 vicino Ussita. Oggi altri sfollati verranno trasferiti negli alberghi. Il terremoto con epicentro nel maceratese sarebbe dovuto a una nuova faglia attivata sull'Appennino. Tutto lascia pensare che le nuove scosse abbiano risentito dell'evento che lo scorso 24 agosto ha colpito Amatrice

E' l'incubo che distrugge vite e abbatte case e poi a piccole, ciniche dosi, turba la serenità delle famiglie, rende precaria anche una serata in cui dovresti guardare in tv la partita o la fiction preferita. E invece molli tutto e vai sui tg dove ascolti i soliti esperti col ritornello pronto: la faglia è la stessa, ma no, non è la stessa se n’è attivata un'altra, è una replica, un assestamento. Tu sai solo che dove la scossa ha colpito duro c’è gente disperata, ferita nell'anima prima che sulla carne viva.

A te che vivi in un paesello che il terremoto del 2009 ha cancellato per sempre non ti resta che abbracciare la paura perché non sai che fare, hai la notte davanti ma sei consapevole che il sonno non arriverà. Speri che anche questo sia un brutto sogno. Ma l'alba è pronta a illuminare un altro dramma.