TERAMO

Dissequestrata la cabinovia di Prati di Tivo

Il giudice accoglie l'istanza presentata dalla società di gestione dopo i sigilli-lampo di sabato scorso

TERAMO. Via dopo tre giorni i sigilli alla cabinovia di Prati di Tivo. Il giudice ha accolto l'istanza presentata dalla società di gestione e ha quindi dissequestrato l'impianto che era stato chiuso sabato scorso a poche ore dall'attesa riapertura.

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I sigilli erano scattati nell’ambito dell'inchiesta della Procura che contesta i reati di attentato alla sicurezza dei trasporti e falso ideologico: al centro, in particolare, un certificato del 2022 (e non quello del 2023) che attesta la manutenzione dell’impianto.

L' impianto era stato riattivato alle 8 sabato dopo un lungo periodo di chiusura. La riapertura della stazione era attesa da tutti: turisti, appassionati e soprattutto dagli operatori turistici della zona.

Ciò che preme più di tutto agli operatori è che l' impianto resti aperto in questa stagione e il prossimo inverno insieme agli altri impianti. C'è preoccupazione sulla pronuncia il 7 luglio nel merito del tribunale sul ricorso presentato dalla Gran Sasso Teramano sull'ordinanza che aveva autorizzato il sequestro del ramo di azienda alla Gst e nominato Finori custode giudiziario delle attrezzature con l'incarico di amministrarle. Ma ora il sequestro rimette tutto in discussione.