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Il Lotto zero supera il primo test
Code alle 8, poi il traffico a Porta Romana scorre. E in via Po addio caos
TERAMO. Mezz'ora di disagi in via Cadorna e via Conte Contin tra le 8 e le 8.30. È stato questo, ieri, l'unico momento della giornata in cui il neonato Lotto zero non ha superato la prova del traffico. E nel pomeriggio la ripida rampa di via Conte Contin è stata teatro del primo incidente sulla nuova tangenziale.
LE OMBRE. I tanti automobilisti provenienti da via Cona che ieri mattina alle 8 hanno imboccato via Cadorna, chi per prendere il Lotto zero in via Conte Contin e chi per proseguire verso il centro della città, sono rimasti a lungo incolonnati perché nelle due rotonde appena realizzate il loro flusso veniva rallentato da chi arrivava dalle altre direzioni (in particolare, a Porta Romana, da chi usciva dal Lotto zero).
LE LUCI. Nell'altro orario critico, le 13.30, il Lotto zero a Porta Romana ha invece superato la prova a pieni voti. A quell'ora l'uscita degli studenti dalle scuole e l'incolonnamento dei bus lungo viale Mazzini creano sempre dei problemi. L'unico momento di difficoltà si è avuto intorno alle 13.40. In via Di Paolantonio e lungo viale Mazzini, in direzione piazza Garibaldi, si sono formate code causate dalla sosta degli autobus fermi per far salire gli studenti appena usciti da scuola. Una coda che è stata smaltita in pochi minuti: ben poca cosa rispetto alle scene di caos precedenti l'apertura del Lotto zero.
L'INCIDENTE. Un aspetto su cui l'Anas deve lavorare è la ripida pendenza della rampa di accesso al Lotto zero da via Conte Contin. Ieri pomeriggio alle 17 un'auto ha frenato bruscamente nella curva in discesa e quella che la seguiva l'ha tamponata. Non ci sono stati feriti, ma l'incidente dimostra la pericolosità di quell'accesso. In caso di neve o ghiaccio, lì saranno guai.
IL SINDACO. Il sindaco Maurizio Brucchi nella mattinata si è recato a Porta Romana per controllare personalmente il flusso del traffico e si è detto «molto soddisfatto» di come andavano le cose, non solo in quel punto ma anche in via Po, «dove», ha detto, «c'è stato molto meno traffico del solito».
I TERAMANI DICONO. Molti cittadini incuriositi ieri si aggiravano intorno all'opera lasciandosi scappare commenti. «Sono venuto qui per vedere la situazione del traffico all'ora di punta», dice don Delfino Reggimenti, «e credo che il Lotto zero possa risolvere solo in parte i problemi del traffico, perlomeno finché non sarà aperta anche l'uscita della Cona». Non la pensa come lui Luigi Pigliacelli: «La viabilità ne ha giovato in molte zone della città. Stamattina, uscendo di casa, ho notato una netta diminuzione del traffico proveniente da Cartecchio». «È un'opera risolutiva» anche per Francesco, un pendolare che viene tutte le mattine a Teramo per lavoro. «Ho utilizzato il Lotto zero e devo dire che aiuta a snellire il traffico. Non capisco le polemiche degli ambientalisti, non c'era alternativa per risolvere i problemi di viabilità».
IDV ALL'ATTACCO. Voce fuori dal coro è quella dell'Italia dei Valori che, attraverso il consigliere regionale Cesare D'Alessandro, lancia critiche. «Non siamo soddisfatti né dell'opera né di come è stata realizzata», dice D'Alessandro, «e tanto meno del tentativo di tacitare la protesta di chi ha avuto l'abitazione danneggiata dai lavori». (d.v.-p.c.)
LE OMBRE. I tanti automobilisti provenienti da via Cona che ieri mattina alle 8 hanno imboccato via Cadorna, chi per prendere il Lotto zero in via Conte Contin e chi per proseguire verso il centro della città, sono rimasti a lungo incolonnati perché nelle due rotonde appena realizzate il loro flusso veniva rallentato da chi arrivava dalle altre direzioni (in particolare, a Porta Romana, da chi usciva dal Lotto zero).
LE LUCI. Nell'altro orario critico, le 13.30, il Lotto zero a Porta Romana ha invece superato la prova a pieni voti. A quell'ora l'uscita degli studenti dalle scuole e l'incolonnamento dei bus lungo viale Mazzini creano sempre dei problemi. L'unico momento di difficoltà si è avuto intorno alle 13.40. In via Di Paolantonio e lungo viale Mazzini, in direzione piazza Garibaldi, si sono formate code causate dalla sosta degli autobus fermi per far salire gli studenti appena usciti da scuola. Una coda che è stata smaltita in pochi minuti: ben poca cosa rispetto alle scene di caos precedenti l'apertura del Lotto zero.
L'INCIDENTE. Un aspetto su cui l'Anas deve lavorare è la ripida pendenza della rampa di accesso al Lotto zero da via Conte Contin. Ieri pomeriggio alle 17 un'auto ha frenato bruscamente nella curva in discesa e quella che la seguiva l'ha tamponata. Non ci sono stati feriti, ma l'incidente dimostra la pericolosità di quell'accesso. In caso di neve o ghiaccio, lì saranno guai.
IL SINDACO. Il sindaco Maurizio Brucchi nella mattinata si è recato a Porta Romana per controllare personalmente il flusso del traffico e si è detto «molto soddisfatto» di come andavano le cose, non solo in quel punto ma anche in via Po, «dove», ha detto, «c'è stato molto meno traffico del solito».
I TERAMANI DICONO. Molti cittadini incuriositi ieri si aggiravano intorno all'opera lasciandosi scappare commenti. «Sono venuto qui per vedere la situazione del traffico all'ora di punta», dice don Delfino Reggimenti, «e credo che il Lotto zero possa risolvere solo in parte i problemi del traffico, perlomeno finché non sarà aperta anche l'uscita della Cona». Non la pensa come lui Luigi Pigliacelli: «La viabilità ne ha giovato in molte zone della città. Stamattina, uscendo di casa, ho notato una netta diminuzione del traffico proveniente da Cartecchio». «È un'opera risolutiva» anche per Francesco, un pendolare che viene tutte le mattine a Teramo per lavoro. «Ho utilizzato il Lotto zero e devo dire che aiuta a snellire il traffico. Non capisco le polemiche degli ambientalisti, non c'era alternativa per risolvere i problemi di viabilità».
IDV ALL'ATTACCO. Voce fuori dal coro è quella dell'Italia dei Valori che, attraverso il consigliere regionale Cesare D'Alessandro, lancia critiche. «Non siamo soddisfatti né dell'opera né di come è stata realizzata», dice D'Alessandro, «e tanto meno del tentativo di tacitare la protesta di chi ha avuto l'abitazione danneggiata dai lavori». (d.v.-p.c.)
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