Unioni civili, due donne e un sì per un amore decennale a Teramo

Franca e Tiziana prime ad essersi registrate in municipio come conviventi: «Riconoscimento legale a un rapporto solido»

TERAMO. Si sono conosciute 35 anni fa, presentate dalle rispettive famiglie. Il loro rapporto appare solido come una quercia, come una di quelle della casa dove abitano in campagna, vicino Teramo. Sono Franca Di Patrizio e Tiziana Di Fatta che lunedì scorso – prime in Abruzzo e probabilmente anche in Italia – si sono registrate in municipio, a Teramo, come “conviventi con legami affettivi”. Il primo passo verso l’unione civile.

Il loro rapporto è di quelli più che rodati, termine usato non a caso in quanto lavorano entrambe nel settore automobili. «Tiziana», racconta Franca Di Patrizio, «è quella organizzata della famiglia. Impeccabile nella gestione della casa, del giardino, della spesa, meno brillante sulla cucina, che è la mia passione. Ci piacciono le grandi tavolate di amici, sempre all'insegna dei cibi della tradizione abruzzese e dei buoni vini rossi, robusti e corposi. Io per lei ho smesso di fumare... ma ogni tanto due tiri di nascosto, al bagno, ancora me li faccio. Fa tanto studente alle scuole medie. Mai sentirsi troppo cresciuti. Fa restare giovani».

Hanno deciso di sancire la loro unione nello stesso giorno, e in effetti alla stessa ora di due storici amici, lo stilista Filippo Flocco e l’imprenditore Carmine Pavone. «Tornavamo da Roma, domenica sera, abbiamo sentito per telefono Filippo Flocco» racconta ancora Franca, «che è nostro caro amico da sempre. Per un anno io e lui siamo stati anche fidanzati. Ci ha detto che aveva dei documenti da farci vedere, abbiamo preso la palla al balzo, senza rifletterci troppo su... Dopo tanto tempo ci sarebbe mancato altro. Sono importanti i riconoscimenti formali ed istituzionali , perchè tutelano le coppie da un punto di vista giuridico e sociale. Senza sei una perfetta sconosciuta per la legge rispetto al tuo partner di sempre».

Il prossimo passo sarà l’unione civile. «Appena ci saranno i decreti attuativi saremo pronte all'unione civile», conferma Tiziana Di Fatta, «immaginiamo una bella festa con tanta musica, cose buone da bere e da mangiare dislocate in più punti della location. Per gli abiti, Filippo sta scegliendo dalla collezione Chanel haute couture: due tailleur bianchi , di linea morbida sulla giacca , con qualche tasca in più che renda l'insieme meno formale e più rimettibile».

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La decisione di ufficializzare il loro rapporto non ha sorpreso quanti conoscono Franca e Tiziana. «I familiari sanno tutto, da sempre, solo che per paura fingono di non capire», affermano, «c' è una grande disinformazione sulla quotidianità di una coppia o di una persona omoaffettiva. I media non aiutano e esistono ancora sacche di ignoranza che ragionano per luoghi comuni, ma oramai davvero poche». Non hanno avuto remore, assicurano, a rendere pubblica la loro relazione. «Nessuna: paura non fare, paura non avere. Siamo persone riservate e per bene, che di questi tempi è una rarità. Abbiamo amici che ci stimano come e forse più di alcuni familiari... Sappiamo che non è così per tutti , purtroppo». E la vita in provincia non l’hanno vissuta come un limite. «La provincia dà modo di farsi conoscere al di là dei pregiudizi. Se sei una brava persona, lo resti indipendentemente dalle tue peculiarità. Non siamo mai state discriminate nè abbiamo mai pensato di lasciare la città. Che, benchè ridotta ai maluccio, con il valore degli immobili ai minimi storici, il commercio languente e una serie di problematiche importanti, resta comunque il punto di riferimento principale della nostra vita. Le amministrazioni cambiano, le città restano».

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