Il documento è stato depositato dai consulenti. Tra una settimana gli avvisi di garanzia. Casa dello studente e Convitto nazionale, si attende la fissazione della data dell’udienza preliminare
Inchiesta G8. Il consorzio Btp che lavora all’Aquila sospettato di legami con i Casalesi. Chi rideva per il terremoto aveva in pugno i funzionari del ministero. In arrivo altri arresti
Lavori troppo lenti, il Comune blocca la ditta del "comitato d’affari". Puntellamenti al Convitto. Esclusa l’impresa con dentro gli indagati. Il geometra Fracassi tra Vasto e Avezzano
Le intercettazioni tra Guglielmi e Di Nardo. Ecco i piani del funzionario amico dei clan e del supercontrollore. Al provveditore interregionale alle Opere pubbliche la cricca vuole strappare promesse di lavori certi
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta risponde con una lettera alla missiva inviatagli dal presidente della provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane. "I miei uffici mi hanno informato male"
Nell'inchiesta sugli appalti del dopo terremoto spunta anche il nome di Giovanni Guglielmi, Provveditore alle Opere Pubbliche. E si indaga su Antonio Di Nardo, funzionario del ministero e «amico» di Guglielmi. Di Nardo viene collegato, dalla direzione investigativa antimafia di Napoli, al clan dei Casalesi.
Quelli che ridevano, la notte del terremoto, in Abruzzo ci sono stati e ci hanno lavorato. Dall’inchiesta sul G8 riemergono le intercettazioni che smentiscono le dichiarazioni di Gianni Letta. Piscicelli e altri imprenditori indagati operano nella ricostruzione. La toscana Btp sbarca in città grazie al consorzio Federico II di Barattelli, Marinelli e Vittorini L'INTERCETTAZIONE"Vinto il primo appalto, gli altri a breve. Ferie all'Aquila"
Appalto da 200mila euro, atti acquisiti in Comune. L’assessore Moroni rassicura «Normali controlli» «Piazza Palazzo, i detriti ancora sotto sequestro» Case, verifiche «segrete»
In trecento si sono ritrovati domenica 14 febbraio in piazza Duomo, per manifestare il proprio sdegno davanti alle risate degli imprenditori la notte del 6 aprile, con cartelli con scritte "Io alle 3,32 non ridevo'", e "Riprendiamoci la nostra città". Poi hanno superato le barricate delle forze dell'ordine ai Quattro cantoni e hanno raggiunto piazza Palazzo, considerata inaccessibile