Aiuti dalla nazionale inglese di rugby

All’asta le maglie autografate dai giocatori, il ricavato destinato alla Città dello sport

L’AQUILA. Rugby e solidarietà. Torna allo stadio Flaminio di Roma il grande rugby del Sei Nazioni e Peroni vuole rinnovare il legame che unisce uno sport di nobili origini alla birra che è uno degli sponsor della Federazione rugby. Così anche quest’anno nei pressi dello stadio Flaminio, sia per il match contro l’Inghilterra che per quello contro la Scozia del 27 febbraio, torna il«Terzo tempo Peroni Village».

Si tratta del punto di ritrovo ufficiale per quei tifosi desiderosi, sia nel pre che nel post-partita, di brindare e parlare di rugby con i sostenitori avversari.
 Ma quest’anno le iniziative della Peroni vanno anche verso una delle città italiane che più amano la palla ovale, ovvero L’Aquila, ferita dal terremoto del 6 aprile scorso.
 Così, in occasione dell’appuntamento del Captain’s run Peroni, inaugurato a Udine in occasione del test match Italia-Sudafrica e rinnovatosi nella capitale grazie alla collaborazione dell’Unione Rugby Capitolina, è stato presentato il libro di Marco Molina «Il Rugby: una partita nella vita», che servirà a dare una mano al capoluogo abruzzese grazie al ricavato delle vendite.

Testimonial dell’iniziativa il rugbista della Ferla L’Aquila, Dario Pallotta, particolarmente distintosi nell’opera di assistenza ai terremotati nelle ore immediatamente successive alla tragedia. Ma c’è stata anche un’altra iniziativa per L’Aquila.
 Il presidente della Federazione Rugby Inglese, Brian Williams, e il consigliere federale, Bob Reever, con l’ausilio della Protezione civile e accompagnati dall’ex azzurro Carlo Caione, abruzzese e socio fondatore dell’associazione «Forza L’Aquila», che raccoglie fondi per la ricostruzione della città, hanno visitato il centro storico di L’Aquila.

Poi Williams ha consegnato due maglie autografate da tutta la nazionale inglese che domani affronterà l’Italia: ora queste casacche verranno messe all’asta e il ricavato andrà, insieme alla somma ricevuta dalla federugby inglese, come contributo per la Costruzione della Città dello sport e della cultura a L’Aquila.