Arriva Casanova e la Lega si ricompatta 

In Abruzzo il vice di Salvini per il Sud presenta la legge sul benessere. Tra un mese rivoluzione nel partito in regione

PESCARA. Massimo Casanova, il viceré della Lega, perché a lui Salvini ha affidato sei regioni del sud, arriva in Abruzzo e, come per incanto, il partito si ricompatta. Giuseppe Bellachioma, ex coordinatore regionale, per la prima volta riappare in pubblico seduto accanto al suo successore Luigi D’Eramo, al quale dice «In bocca al lupo», dandogli una pacca fraterna sulla spalla. E Benigno D’Orazio, dopo la breve parentesi trascorsa accanto all’ex candidato governatore di centrosinistra Giovanni Legnini, torna all’ovile, quasi come un figliol prodigo, e stringe mani a destra e a manca muovendosi con molta sicurezza nell’ambiente del Carroccio. Per un attimo compare persino Antonio Martino, deputato di Forza Italia, che però subito si schermisce ed esclama: «Sono qui solo per salutare un amico». L’effetto Casanova è questo: la conferenza stampa convocata ieri mattina a Pescara, nella sede della Regione in Piazza Unione, si trasforma in una vera e propria riunione leghista dove ognuno vuole avvicinarsi, parlare e mostrarsi al proprietario del Papeete Beach, l’europarlamentare eletto con una quantità enorme di voti, persona di estrema fiducia del leader Salvini e – come rivela qualcuno dei presenti –, il vero capo del partito in Abruzzo. Ma non è l’unica rivelazione che spunta da dietro le quinte. Tra un mese – sussurra un leghista che chiede di restare anonimo –, «Casanova deciderà molti cambiamenti, spostamenti e nomine. Cambierà la mappa della Lega in Abruzzo». Ed ecco spiegato il perché in pochi erano assenti, ieri, alla presentazione del terzo progetto di legge leghista nel giro di tre settimane: un modo di far politica, imitato sempre ieri da Pd e Fratelli d’Italia, che rischia di fermarsi al livello della propaganda se, tra qualche tempo, i buoni propositi annunciati non si trasformeranno in dati di fatto. Ma il dato politico è un altro. L’occasione la dà la legge ribattezzata “Abruzzo Regione del Benessere”. Con una dozzina di articoli, che debbono ancora trovare copertura finanziaria, la Lega punta a «migliorare la qualità della vita dei cittadini e a valorizzare l’offerta turistica del territorio». Si pone quindi obiettivi molto ambiziosi: incide in materia ambientale, sanitaria, turistica, educativa, sociale, economica , come si legge in una nota. «Si tratta di una legge molto interessante», dice Casanova, con inflessione bolognese, «guarda alla crescita complessiva della Regione. La mia presenza è dunque dettata dalla volontà di impegnarmi concretamente a livello Europeo per sostenere i progetti ed i programmi di questa legge». Che per la Lega «segna il cambio di passo nell’azione di governo regionale», afferma poi D’Eramo. «I programmi e i progetti per il benessere degli abruzzesi costituiranno il collegato alla Finanziaria del 2020 (ed ecco scoperto dove saranno trovati i fondi, ndr), non vogliamo che le nostre leggi rimangano vuoti proclami come nel passato remoto di altri governi». Infine tocca al capogruppo Pietro Quaresimale: «Per noi la legge rappresenta un impegno fattivo di straordinaria rilevanza: in tal senso attiveremo da subito un piano comunicativo anche attraverso la newsletter del gruppo regionale, che chiameremo Abruzzo Benessere, così da caratterizzare l’azione della Lega in Regione incentrandola su questo tema».
La conferenza finisce. Il primo ad avvicinarsi a Casanova è Gianfranco Giuliante, che tra tutti sembra avere il volto più preoccupato.