Decreto sisma, la minaccia di Cialente"Modifiche, altrimenti ci arrabbiamo"

"La ricostruzione in Abruzzo non si fa con il Gratta e Vinci, servono soldi veri e garanzie per i finanziamenti alle seconde case". Così il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, al termine dell'audizione in Commissione Ambiente alla Camera sul Dl terremoto. Ottimista il presidente della Regione Chiodi: "I soldi ci sono". Mentre Bertolaso assicura che "se il decreto non sarà modificato, si provvederà con delle ordinanze"

Il decreto terremoto deve cambiare. Altrimenti? "Altrimenti ci arrabbiamo". Ricorre a una citazione cinematografica il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente intervenuto all'audizione in Commissione Ambiente alla Camera sul Dl del governo per il sisma in abruzzo. Cialente chiede certezze sui finanziamenti per le seconde case. "Basta parlare con la commissione Bilancio del Senato e vedrete che i soldi ci sono", afferma invece Gianni Chiodi che respinge i dubbi degli altri amministratori locali sui fondi effettivamente disponibili nel decreto terremoto. E Bertolaso aggiunge: "Se il decreto non sarà modificato, introdurrò le norme che servono con delle ordinanze in emergenza della Protezione civile".

Cialiente: "Servono soldi veri". "La ricostruzione in Abruzzo non si fa con il Gratta e Vinci, non servono caramelle e cioccolato come durante la guerra, ma soldi", ha detto il sindaco dell'Aquila. Massimo Cialente è preoccupato che i finanziamenti da dare agli aquilani per le seconde case in centro storico e nei borghi da ricostruzione non ci siano, nonostante il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il 29 maggio scorso, abbia dato assicurazione che la ricostruzione di queste case sarà totalmente rimborsata. "Io mi auguro - ha aggiunto - che il presidente del Consiglio non sia smentito. Non ci interessa con quale tecnica legislativa si possano ottenere questi finanziamenti, ci interessa averli". Il sindaco dell'Aquila si è poi detto preoccupato anche per la ricostruzione delle scuole che riapriranno il 18 settembre.

Chiodi: "Berlusconi manterrà gli impegni". "Il presidente del Consiglio ha assicurato che finanzierà al cento per cento la ricostruzione delle seconde case. Noi preferiremmo che questo finanziamento sia inserito nel decreto, ma fondamentalmente - al di là dello strumento normativo - ci interessa che sia rispettata la volontà politica espressa da Berlusconi". Ha sottolineato il presidente della Regione, Gianni Chiodi. Anche il presidente dell'Abruzzo è poi tornato sulla questione scuole e ha ricordato che il Ministero ha stanziato oltre 200 milioni di euro per la ricostruzione di tutti gli istituti scolastici. "Noi abbiamo chiesto che la procedura vada al Cipe già da venerdì. In ogni caso, se non sarà questo venerdì sarà la prossima riunione, ma comunque ci andrà".

Bertolaso: "E' possibile modificare il decreto con ordinanze". "Se la Camera approverà delle modifiche al dl, meglio. Se il testo non dovesse essere modificato le ordinanze della protezione civile in emergenza possono introdurre norme non previste nelle leggi". Così il capo della Protezione civile. Guido Bertolaso ha poi confermato di avere già varato due ordinanze. La prima concede un contributo da 10mila euro per la ristrutturazione di case agibili con danni lievi. La seconda è invece destinata "agli edifici non agibili e con danni importanti, ma che richiedono al massimo tre mesi di lavoro per tornare a essere abitabili", ha spiegato, e per questi "non vi sono limiti alle spese" che saranno totalmente rimborsate. Quanto alle richieste di sindaci dei comuni fuori dal 'cratere': "Protestare è legittimo, ma serve rigore".