Febbo: il Parco a isole può essere allargato

L'assessore richiama i Comuni affinché gli consegnino le proposte

PESCARA. «Non tutti i Comuni interessati al Parco della costa teatina hanno espletato gli adempimenti del caso. Qualcuno ha inviato gli atti ufficiali solo al ministero o solo presso i nostri uffici, mentre qualche amministrazione non ha provveduto a presentare i documenti necessari». L'assessore regionale Mauro Febbo è appena rientrato dal giro che l'ha portato al ministero dell'Ambiente. E alla luce di quanto ha constatato nelle vesti di coordinatore del tavolo degli enti locali sul Parco, annuncia che provvederà quanto prima a richiedere ai Comuni le delibere di Consiglio, «che restano atti indispensabili per procedere eventualmente nell'iter, in attesa di organizzare altri incontri».

Febbo, come aveva anticipato al Centro, è andato a Roma per incontrare i dirigenti del ministero - il direttore Grimaldi e l'architetto Martino - e per consegnare loro la documentazione che riguarda il progetto speciale territoriale della fascia costiera (il cosiddetto "Parco della Costa dei trabocchi"), compresa la risoluzione approvata in consiglio regionale sul "Parco a isole". L'iter dell'istituzione del Parco è stato avviato per legge il 30 settembre. Il ministero, come prevede la legge, si appresta a sollecitare la nomina del commissario alla Presidenza del consiglio.

«Il progetto è stato illustrato in tutta la sua interezza», riprende Febbo in riferimento al Parco della Costa dei trabocchi, «ed è stato sottolineato che l'ex tracciato ferroviario mette a rete tutte le aree protette del comprensorio rappresentando così un corridoio ecologico per quello che non sarebbe un semplice "Parco a isole", così come qualcuno vuol far credere, tra l'altro previsto anche dalla normativa europea, considerato che ne esistono ben 14». Di "Parco a isole" hanno anche parlato i 75 docenti (professori e ricercatori) che hanno inviato la petizione-appello al ministero affinché l'area del parco sia invece vasta e continua.

L'assessore tuttavia sembra concedere una deroga e dice: «Il Parco stesso può essere ampliato attraverso una successiva zonizzazione. Inoltre», continua, «gli otto Comuni compresi nel Parco hanno di fatto bocciato quella che era la proposta di perimetrazione sottoposta dal ministero nel maggio del 2010». Nelle ipotesi avanzate è prevista una fascia più ristretta rispetto a quella inizialmente ipotizzata. Febbo cita ad esempio Vasto e Fossacesia: «Hanno sì inviato una perimetrazione, ma di fatto emergono delle riserve. Le loro proposte appaiono molto più compatibili al Parco della Costa dei trabocchi». (a.mo.)

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