Imprese, in Abruzzo interessi da record

Ricerca Coopcredito-Confesercenti: manca una banca regionale e non viene dato sostegno ai Confidi

PESCARA. La grave incertezza economica fa lievitare il tasso di interesse per le imprese, ma in Abruzzo l’inflazione corre più velocemente che nel resto dell’Italia centrale e, con l'eccezione della Basilicata, anche del Sud, al punto che in solo tre mesi è salito dello 0,45%, il record dell’Italia centrale.

I dati emergono dalla ricerca dell’ufficio studi Coopcredito-Confesercenti la quale individua nel mancato sostegno ai confidi e nell’assenza di una grande banca regionale le ragioni principali della situazione in Abruzzo.

Il rapporto, condotto su dati di Banca d’Italia e Abi, è stato presentato dal vertice del Confidi Coopcredito – con il presidente Flaminio Lombi ed il direttore Marco Di Paolo –, dal direttore di Confesercenti Chieti Patrizio Lapenna e dal responsabile delle relazioni esterne Piero Giampietro. Secondo la ricerca, la convergenza fra indebolimento del sistema bancario abruzzese, assenza di una banca regionale o macroregionale di riferimento, mancato sostegno ai consorzi fidi e forte contrazione dei consumi sta provocando un vero e proprio boom del tasso di interesse dei finanziamenti a medio e lungo periodo concessi dalle banche alle imprese regionali. Anche per questo il confidi di Confesercenti, Coopcredito, rilancia e offre l’opportunità di abbattere fino a 3 punti il tasso di interesse per le imprese del terziario.

Secondo Confesercenti, da dicembre 2011 a marzo 2012, le imprese abruzzesi si ritrovano applicati tassi di interesse cresciuti il doppio della media dell’Italia centrale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA