ABRUZZO

In due mesi già 1813 incidenti sul lavoro

I dati resi noti dall'osservatorio OPRA rilanciano l'attenzione sulla gravità del fenomeno. Tre le vittime dal 1 gennaio al 29 febbraio

PESCARA . Sono stati 1.813, di cui tre mortali, gli incidenti sul lavoro che si sono verificati in Abruzzo dal primo gennaio al 29 febbraio di quest’anno. Gli infortuni hanno riguardato 694 donne e 1.119 uomini. A perdere la vita sono stati un italiano di 47 anni in provincia di Chieti, e due stranieri di 38 e 67 anni rispettivamente in provincia dell’Aquila e Teramo. Un vero bollettino di guerra, se si considera che alla fine del 2023 il triste bilancio degli incidenti sul lavoro denunciati in Abruzzo si attestava a quota 12.111; di questi, circa 2.200 hanno riguardato il settore dell’artigianato.

Dei 1.813 incidenti sul lavoro che si sono verificati nei primi due mesi dell’anno 551 hanno riguardato il territorio della provincia di Chieti (326 uomini e 225 donne); 466 quella di Teramo (303 uomini e 163 donne), 398 la provincia dell’Aquila (228 uomini e 170 donne) e altrettanti quella di Pescara (262 uomini e 136 donne). Sebbene il numero complessivo degli infortuni osservati nel 2023 sia inferiore rispetto al 2022 (quando ne sono stati registrati 14.775), i numeri continuano a raccontare di un’emergenza infinita, senza contare che i dati ufficiali non tengono conto dei casi non denunciati che sfuggono, quindi, a qualsiasi rilevazione.

"Se da un lato la riduzione degli infortuni nel 2023 ha rappresentato un segnale positivo" -commenta l'osservatorio OPRA - "dall’altro non si può non tener conto dell’aumento vertiginoso dei casi mortali (36, cioè l’80% in più rispetto ai dati del 2022), che pongono l’Abruzzo al primo posto in Italia in relazione al numero di occupati. Un segnale che deve spingere a mantenere alta la soglia di attenzione sul fenomeno, perché ogni persona che muore, o che riporta danni più o meno gravi, oppure si ammala a causa del lavoro, è una sconfitta per l’intera società e i valori della democrazia. Per non parlare dell’impatto drammatico sulla vita di chi subisce un infortunio e sulle famiglie dei lavoratori che muoiono, o riportano menomazioni permanenti.