LA FUGA DI MEDICI ALL’ESTERO PER COLPA DEI POLITICI

Caro Direttore,ogni giorno leggo oppure ascolto dai media che molti giovani laureati in medicina e chirurgia giunti alla laurea in Italia, fuggono all'estero. Mi sono laureato in medicina e chirurgia...

Caro Direttore,
ogni giorno leggo oppure ascolto dai media che molti giovani laureati in medicina e chirurgia giunti alla laurea in Italia, fuggono all'estero. Mi sono laureato in medicina e chirurgia nel 1957 a Bologna e in Italia vi erano tre categorie di laureati nel campo sanitario: i professori universitari, i medici ospedalieri ed i medici di base, cioè i medici condotti ed i medici liberi professionisti. L'iscrizione alla Università era aperta a tutti, salvo qualche esame di selezione effettuato dal direttore della Scuola universitaria. Un'altra selezione veniva effettuata dopo il secondo anno di iscrizione cioè il cosiddetto "sbarramento” per coloro che non erano in "pari" con gli esami. L'Italia subì la "rivoluzione del 1968". Abolite norme, fu abolita la "Libera docenza", l'iscrizione venne aperta a tutti, cioè prima per iscriversi alla facoltà medica era necessario avere il diploma di maturità classica oppure scientifica. Dopo il 68 l'iscrizione era aperta a tutti coloro che avevano fatto cinque anni di scuola, anche senza conoscere filosofia, lingua latina e greca. L'Italia fu richiamata dall'Europa (sono stato testimone perché con il compianto prof. Mario Sangiorgi, Clinico a Roma, per l'università, io ero l'altro componente per il ramo ospedaliero italiano), perché era nata "la pletora" nella classe medica, perdendo in qualità, ma aumentando in quantità. I responsabili politici del settore, allora, inventarono i quiz. Risultato: molti giovani preparati dai licei non superavano i quiz. Quiz che solo in parte avevano relazione con la professione medica. Nacque così il "numero chiuso" . Non solo nella Laurea, ma anche nei corsi di specializzazione. La politica era entrata sia negli ospedali, che nei comuni, creando l'attuale risultato di carenza di medici preparati e l'esodo all'estero.
*ex primario