La Regione approva la mappa delle zone economiche speciali 

Individuate dopo molti mesi le aree che avranno vantaggi Marsilio e Febbo: «Il governo Pd-M5S ha causato i ritardi»

PESCARA. «Dopo mesi di ritardo attribuibili a responsabilità del Governo nazionale, con questo ultimo atto approviamo finalmente e definitivamente il nuovo Piano strategico della Zona economica speciale della Regione Abruzzo». È questo il commento del presidente della Regione, Marco Marsilio e dell’assessore regionale alle Attività produttive, Mauro Febbo, al termine della giunta che si è tenuta ieri pomeriggio a Pescara, alla quale peraltro hanno partecipato tutti gli assessori della Lega, a dimostrazione che lo strappo in maggioranza è di fatto una finta rottura. Ma torniamo alla Zes.
«Dopo le dovute modifiche apportate ieri la Regione è pronta a rinviare al Dipartimento sviluppo economico l’implementazione del Piano strategico della Zes attraverso l’individuazione delle particelle catastali corrispondenti alle singole aree ricomprese nelle zone individuate nella istituendo Zona economica speciale. Uno strumento fondamentale di rilancio dell’economia e del settore produttivo», affermano approfondendo il tema sia Marsilio che Febbo.
«L’Abruzzo merita di essere messo al pari delle altre regioni del Sud, che hanno la Zes già approvate. Con difficoltà siamo riusciti a portare a termine un iter che nel suo percorso amministrativo ha dovuto superare ostacoli di carattere burocratico causati dall’inerzia del Governo 5 Stelle prima e Pd in seguito».
Ma, secondo il centrodestra abruzzese, si potevano risparmiare svariati mesi se il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, avesse per tempo preso in considerazione le osservazioni del responsabile del Dipartimento per le politiche di coesione, Ferdinando Ferrara e se, successivamente sempre il ministero del Sud non avesse dimenticato in un cassetto la lettera del Mef, riemersa solo dopo un sollecito del presidente Marsilio nel confronti del viceministro Antonio Misiani.
«Ricordo come solo nel mese di novembre abbiamo appreso dal direttore del Dipartimento della coesione che le osservazioni ministeriali sulla proposta delle Zes della Regione Abruzzo erano pronte già da molti mesi ma che l’ex ministro dei 5 Stelle, Barbara Lezzi, non ce le aveva inviate. Abbiamo pagato a caro prezzo questi ritardi, oggi si conclude da parte della Regione l’iter complessivo, si attende l’ultimo atto del Governo. Pertanto», concludono Marsilio e Febbo, «continueremo a tallonare i ministeri competenti e il Governo perché l’Abruzzo abbia le risposte che si aspetta e soprattutto in tempi certi». (c.s.)