Poliziotto molesta una collega, condannato per violenza sessuale

Palpeggiamenti negli uffici di Termoli, nel 2007 la denuncia nei confronti dell’ex comandante. Un anno e sei mesi per abusi e molestie su una collega

TERMOLI. Un anno e sei mesi per violenza sessuale: è la condanna inflitta dal tribunale di Larino ad un ex comandante di 50 anni della polizia ferroviaria di Termoli riconosciuto colpevole, dai giudici molisani, di abusi e molestie su una poliziotta che lavorava negli uffici della stazione ferroviaria della cittadina adriatica.

Una sentenza che i difensori della vittima e la Procura (che aveva chiesto cinque anni e mezzo di reclusione) ritengono tuttavia troppo lieve.

Il difensore della parte civile, l’avvocato Curtotti, annuncia il ricorso in appello.
«Diciotto mesi non sono niente per una donna, mamma e moglie che per anni è stata umiliata e offesa», spiega il legale. La vicenda ha avuto inizio dieci anni fa ed è andata avanti fino a tre anni fa.

Nel 2007 la vittima, stufa dei palpeggiamenti accompagnati da telefonate e pesanti apprezzamenti, ha deciso di denunciare il molestatore.

Il superiore è stato immediatamente trasferito. Dopo qualche mese è iniziato il processo.
Determinanti per l’esito processuale sono state le testimonianze rilasciate in aula da alcuni colleghi della donna che, in più occasioni, aveva assistito alle molestie. Raccapriccianti e significative le annotazioni della vittima su una sorta di diario.

Alla lettura della sentenza l’agente non è riuscita a nascondere le lacrime.

Lacrime di gioia per aver ottenuto giustizia, ma anche di delusione per una condanna ritenuta troppa lieve. «Il tribunale pur avendo riconosciuto le responsabilità dell’imputato ha diminuito la pena perchè la violenza si è manifestata in forma lieve e l’atto sessuale non è stato consumato», spiega l’avvocato Curtotti.

«Per noi, al contrario, le angherie e le violenze subite sono state ugualmente molto gravi. Per questo chiederemo ai giudici della Corte d’Appello una condanna più severa».

(p.c.)