Sbanda in auto sul ghiaccio e muore

Benzinaio di 20 anni si schianta contro il pullman dell’Arpa

TERAMO. Una lastra di ghiaccio ha spezzato la sua giovane vita. Alessio Marinari avrebbe compiuto 20 anni martedì prossimo. Ma ieri, poco dopo le 7, ha perso il controllo della sua auto, sulla strada della Specola, ed è andato a finire contro un autobus che arrivava in senso opposto. Il ragazzo di Caprafico non ha avuto scampo ed è morto praticamente sul colpo.

Il ragazzo, come ogni mattina, si recava in auto al lavoro, nel distributore di benzina Q8 di piazza San Francesco. Ieri era alla guida della Lancia Y del padre. E stava percorrendo la statale 81 verso Teramo, aveva appena superato il bivio per Miano. Il fondo stradale ghiacciato, subito dopo una semicurva, ha fatto sì che in un rettilineo l’utilitaria acquistasse velocità e, senza controllo, piombasse come una scheggia impazzita contro un autobus dell’Arpa. Alessio Marinari non ha avuto scampo. Inutile il primo soccorso dell’autista del bus e il tempestivo intervento dell’ambulanza del 118.

Il destino ha voluto che qualche minuto dopo l’incidente, a bordo di un autobus diretto a Teramo, passasse sul posto una delle due sorelle del ragazzo. La giovane ha notato l’auto simile a quella dei genitori e, con un tragico presentimento, prima di andare al lavoro si è recata al distributore per accertarsi che il fratello fosse al lavoro. La sua assenza è stata la terribile conferma della tragedia appena avvenuta.

La notizia della morte di Alessio Marinari si è sparsa subito a Caprafico, dove la comunità dei giovani è molto unita. Tantopiù che il ragazzo era solare, benvoluto da tutti, con tanti amici con cui condivideva la passione della musica e del ballo. La sua pagina di Facebook si è subito riempita di messaggi commossi. «Con le lacrime nel cuore, ma il tuo sorriso dolce nella mente ti ricorderò sempre, amico mio. O combà, come mi dicevi tu!», scrive L., mentre P. gli dice: «Grazie di tutte le belle serate e di tutte le belle esperienze passate insieme. Grazie perchè eri semplicemente tu, una persona fantastica, molto difficile da dimenticare». E poi F: «La vita è così imprevedibile, non sai mai cosa ti aspetta dietro l’angolo. Ma nonostante ciò io non riuscirò mai a capire come mai Dio si è portato via un ragazzo così pieno di speranze e di sogni per il futuro. Quel futuro per te è finito troppo presto. Quel futuro è finito oggi».

Ieri, nella camera mortuaria dell’ospedale, dove la salma è stata composta, c’è stato un flusso continuo di amici, parenti e conoscenti che hanno voluto stringersi attorno al dolore della madre e del padre, operaio all’Alfagomma, e delle due sorelle. I funerali si svolgeranno nella chiesa di Caprafico domani mattina.

Sulla dinamica dell’incidente indaga la Polstrada, ma resta comunque da chiedersi come mai sulle strade comunali, provinciali e statali nei dintorni di Teramo nessuno dei tre enti, per le proprie competenze, abbia pensato a spargere il sale, perlomeno nei punti più critici per rendere più sicura la circolazione. Eppure la gelata era stata ampiamente annunciata dalle previsioni meteo.