Sevel, premi di produzione contestati

Il dissenso della Fiom: il 50 per cento dei lavoratori non ha percepito nulla

ATESSA. Mentre in Sevel si fa largo con difficoltà la nuova metodologia di lavoro Ergo Uas che taglia i tempi di lavoro prendendo in considerazione postura e posizione ergonomica dei lavoratori, nello stabilimento del Ducato arrivano le prime buste paga con i premi straordinari.

Il 12 settembre scorso tutte le sigle sindacali eccetto la Fiom, avevano firmato quella che è stata definita l'eccezionalità Sevel. Invece che il premio di risultato, atteso dai lavoratori dal 2009, la Fiat ha stabilito per la Sevel, l'unico stabilimento in tutta la galassia Fiat, un premio legato al rendimento: guadagna di più chi lavora di più, straordinari compresi.

Il premio va dai 100 euro per chi lavora tra le 1.148 e le 1.206 ore da gennaio a settembre 2011, fino ai 600 euro per chi ha accumulato almeno 1.300 ore di lavoro nello stesso periodo ed è legato all'obiettivo produttivo previsto dalla Fiat per 167mila veicoli prodotti fino alla fine di settembre.

E' la prima verifica dei premi straordinari sulla busta paga prima dell'obiettivo dei 224mila furgoni prodotti entro la fine dell'anno. Ma non tutti sono contenti. A cominciare dalla Fiom. Un volantino affisso nelle bacheche dello stabilimento riporta in percentuale quanto effettivamente hanno percepito i lavoratori in base all'analisi di un campione di 500 lavoratori. Secondo la Fiom, solo il 10% ha percepito 600 euro e si tratterebbe di persone che non svolgono attività sindacale, ma di team leader, manutentori, addetti alla qualità, insomma, lavoratori che non sono legati strettamente alla produzione. Ancora: secondo le stime Fiom, il 50% dei lavoratori non avrebbe percepito nulla, il 10% avrebbe guadagnato 400 euro, mentre la restante parte si divide tra chi avrebbe percepito 100 o 200 euro.

«Avevamo ragione», commenta Marco Di Rocco, segretario provinciale Fiom, «quando abbiamo definito questo premio discriminante sapevamo già a che cosa andavamo incontro. Chi si è assentato per cause di forza maggiore utilizzando istituti previsti dalla legge come malattia, 104, maternità, donazione sangue, non ha preso il premio».

Secondo le stime della Fiom, questo premio così erogato non costerebbe alla Sevel più di un milione di euro. Cosa ben diversa sarebbe stata, invece, se la Sevel avesse pagato il premio di risultato che, fino alla fine del 2008 ammontava a mille euro per un costo complessivo di 6milioni di euro per l'azienda. Un bel risparmio, commenta la Fiom.

Intanto ieri si è tenuta la prima commissione tecnica sulla metrica Ergo-Uas in sperimentazione nello stabilimento Sevel per sei mesi a partire dalle linee di montaggio per poi estendersi ad altre postazioni. Le rsu (rappresentanze sindacali unitarie) hanno chiesto di poter monitorare cinque postazioni a caso con la presenza di un ergonomo, una rsu, una rls, un analista e un responsabile della sicurezza aziendale per la valutazione del metodo e della nuova metrica dei tempi che arriva a rivoluzionare il lavoro sul Ducato dopo 30 anni.

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