Sisma, il commissario Legnini annulla le ordinanze a rischio 

Firmate da Farabollini ma contestate dalla Corte dei conti Saranno corrette per sbloccare i cantieri ancora fermi

L'AQUILA . Il Commissario straordinario alla ricostruzione post terremoto del Centro-Italia, Giovanni Legnini, ha firmato il suo primo atto. Ritirate cinque ordinanze contestate dalla Corte dei conti, che erano state varate dal suo predecessore, Piero Farabollini. Provvedimenti su cui la magistratura contabile aveva formulato una serie di rilievi di legittimità.
ORDINANZE RITIRATE. Il primo rilievo mosso dalla Corte dei conti riguardava, proprio, la data di adozione delle stesse ordinanze, il 14 febbraio scorso, giorno in cui, con decreto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, Legnini è stato nominato nuovo commissario. Le ordinanze ritirate, non ancora entrate in vigore, riguardano, come specificato da Legnini in una nota l’anticipazione dei compensi ai professionisti e l’autocertificazione dei progetti di ricostruzione presentati per ottenere il contributo pubblico, l’assunzione di 200 nuove unità di personale negli Uffici speciali della ricostruzione, la nomina del Comitato tecnico- scientifico e una serie di modifiche a precedenti ordinanze. Provvedimenti attesi da tempo e molto attesi.
«Il commissario Legnini», spiega la nota, «intende procedere molto velocemente alla loro verifica e alla riconsiderazione degli aspetti più problematici, per superare i rilievi della mossi dalla Corte di conti».
LA RICOSTRUZIONE. L'annullamento di ben cinque attidi Farabollini va anche in un'altra direzione. «Dare un primo, forte, impulso», spiega il commissario, «alla semplificazione e all’accelerazione delle procedure di ricostruzione, fornendo piena attuazione alle ultime scelte legislative, tra le quali l’autocertificazione dei progetti da parte dei professionisti». Legnini ha incontrato, nei giorni scorsi, i direttori degli Uffici speciali della ricostruzione di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e i rappresentanti delle categorie professionali coinvolte «per avviare il confronto di merito sulla nuova configurazione delle ordinanze».
TESTI DA RIVEDERE. I tempi saranno brevissimi, per dare un nuovo impulso alle procedure della ricostruzione. «L’obiettivo», sottolinea Legnini, «è quello di giungere all’approvazione dei nuovi testi con molta rapidità, concludendo l’ istruttoria entro la prossima settimana». Il passo successivo sarà la convocazione della cabina di coordinamento con i presidenti e vice commissari delle quattro Regioni interessate, per la definitiva approvazione delle ordinanze. «La revisione in corso», conclude Legnini, «punta ad utilizzare il potere regolatorio proprio delle ordinanze commissariali per introdurre un’estesa ed incisiva semplificazione delle procedure, per dare una necessaria spinta al processo della ricostruzione privata». Legnini, già vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, e consigliere regionale del centrosinistra, ha preso il posto di Farabollini, il cui mandato era scaduto il 31 dicembre scorso ed era in prorogatio da circa due mesi.
«Spenderò tutte le mie energie per far sì che la ricostruzione del Centro Italia assuma la velocità necessaria», gli obiettivi chiariti da Legnini subito dopo la nomina, «per consentire alle comunità locali di risollevarsi e dare le risposte che attendono da tempo».