Il ritorno in classe nella scuola media Tinozzi di Pescara accompagnato dalla musica (foto G. Lattanzio)

SCUOLA

Suona la prima campanella in Abruzzo / VIDEO e FOTOGALLERY

In classe oltre 167mila studenti. Green pass obbligatorio per chi accede alle strutture scolastiche, ma non per gli alunni che, però, devono indossare la mascherina e rispettare il distanziamento. Proteste al liceo Marconi di Pescara

Entusiasmo, sorrisi e tanta voglia di tornare alla normalità. Certo, bisogna rispettare le misure anti Covid, ma gli studenti abruzzesi sono comunque tornati a scuola con il buonumore e il desiderio di mettersi definitivamente alle spalle la triste esperienza della didattica a distanza.

Nel video il ritorno in classe al liceo classico D'Annunzio, alla scuola media Tinozzi di Pescara e al liceo Delfico di Teramo, e il saluto agli alunni da parte dei dirigenti scolastici Valeriana Lanaro (Tinozzi) e Loredana Di Giampaolo (Delfico).

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Primo giorno di scuola, gli studenti abruzzesi tornano in classe
Le immagini da Pescara e Teramo con i messaggi dei dirigenti scolastici (video G. Lattanzio e L. Adriani)

In Abruzzo sono 167.616 studenti di ogni ordine e grado che questa mattina sono tornati a scuola. Il totale degli alunni della provincia di Chieti è di 49.033; 44.274 nella provincia di Pescara; nella provincia di Teramo 38.624 e 35.685 gli studenti della provincia dell’Aquila.

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Il rientro in classe al 100 cento per cento in presenza comporta la necessità di rispettare specifiche regole che limitino il rischio di contagi. Innanzitutto il Green pass, obbligatorio per chiunque accede alle strutture scolastiche, compresi i lavoratori esterni e i genitori. Necessario, quindi, sia il personale delle mense che per gli addetti alle ditte di pulizia. L’obbligo della certificazione verde, però, non riguarda gli studenti, che devono comunque indossare la mascherina e rispettare il distanziamento di almeno un metro.

leggi anche: Test salivari, finestre aperte e mascherina: così si torna in aula Lunedì l'inizio delle lezioni, le misure per contrastare il rischio Covid nell'anno che vede gli studenti tornare in presenza

Protesta a Pescara. Apertura, come previsto, fra le polemiche oggi per gli studenti del Liceo Marconi che, stante l'indisponibilità della sede di via Marino da Caramanico, hanno iniziato l'anno scolastico in diverse sedi. I ragazzi, però, si sono radunati dinanzi alla sede storica della scuola per una manifestazione pacifica, esponendo striscioni per contestare la divisione in più sedi e anche le mancate e ritardate risposte che, a loro dire, ha dato la Provincia di Pescara. Il sit-in, autorizzato, si è svolto senza alcun problema e sotto lo sguardo di alcuni carabinieri e agenti della polizia di Stato. La vicenda del Liceo Marconi si trascina da mesi, da quando è stata dichiarata l'inagibilità del complesso che ospitava quasi 1500 studenti. In attesa della riqualificazione della struttura gli studenti inizieranno le lezioni in altri plessi. I sindacati, in particolare la Cisl Scuola, oltre a stigmatizzare il rischio doppi turni, chiede un tavolo di confronto urgente e la garanzia sulla certezza di riconsegna dei lavori nei tempi previsti.