L'ALLARME

Terremoto nel mare Adriatico, paura anche in Abruzzo / AGGIORNAMENTI

L'INGV: scossa di magnitudo 5,2. Dopo il primo boato la terra continua a tremare oltre trenta volte. L'epicentro di una delle ultime scosse è a 4 chilometri da Cagnano Amiterno (L'Aquila)

Una violenta scossa di terremoto si è propagata nel mare Adriatico centrale (a 5 chilometri di profondità) a circa 90 chilometri dal promontorio pugliese del Gargano e dalle isole Tremiti e a circa 30 chilometri dall'isola croata di Lastovo. La scossa è stata registrata alle 14,57 e si è sentita anche lungo la costa abruzzese. Lo rende noto l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV).

Non si è trattato di un caso isolato, ma di uno sciame sismico che è proseguito per tutto il pomeriggio. Una seconda scossa di magnitudo 4,1 è stata avvertita alle 15 in punto, sempre nello stesso punto dell'Adriatico centrale, ma a una profondità di 10 chilometri. La terra ha poi continuato a tremare diverse altre volte, fino alle 19,30 circa. L'epicentro di una delle ultime scosse (di magnitudo 2.1) è a 4 chilometri da Cagnano Amiterno, in provincia dell'Aquila.

In un primo momento, in base alle prime rilevazioni dell'INGV, si è parlato di un terremoto compreso tra una magnitudo di 5,3 e di 5,8 ipotizzando una profondità di 40 chilometri nel mare Adriatico centrale, tra il Molise e la Croazia. Poi le rilevazioni hanno attestato una magnitudo di 5,6, corretta infine con il dato definitivo di 5,2. 

La scossa è stata avvertita in Abruzzo, Molise e Puglia e lungo gran parte della costa adriatica, da Ancona a Foggia, e poi all'interno fino alla Campania e al Lazio. Diverse le segnalazioni e numerose le telefonate ai Vigili del Fuoco. Al momento non risultato danni a persone o cose. Come evidenzia il comando generale dei vigili del fuoco, non si registrano danneggiamenti e alle sale operative d'Abruzzo non sono arrivate richieste di aiuto. Anche la Protezione Civile, dopo le verifiche effettuate con le sale operative regionali, conferma che "non sono stati segnalati danni a persone o cose". 

Intanto la sismicità sta proseguendo. Al primo boato sono seguite una trentina di scosse di entità inferiore, sempre nell'Adriatico centrale, comprese tra una magnitudo minima di 2,1 e una massima di 4,1. Nei primi 30 minuti dalla scossa principale si sono registrati due eventi di magnitudo 4,1, uno di magnitudo 4 e tre di magnitudo superiore a 3. In base all'ultimo aggiornamento, le scosse di assestamento si sono susseguite fino alle 19,30 circa. In base alle prime ipotesi, il terremoto potrebbe essere stato generato da un meccanismo di scorrimento determinato dai movimenti della catena montuosa delle Dinaridi che attraversa parte dei Balcani e la cui struttura sottomarina si sovrappone alla zona dell'epicentro.