BIOTECNOLOGIE

Nuovi modelli d'impresa, l'impegno sulla salute del mondo (e dell'uomo) / DIRETTA WEB

Ridurre l’impatto dell'uomo sull’ambiente, dare nuova vita ai rifiuti, limitare gli sprechi alimentari, e non solo: si parla di questo nel nuovo appuntamento Assobiotec

ROMA. Ridurre l’impatto dell'uomo sull’ambiente, dare nuova vita ai rifiuti, limitare gli sprechi alimentari, e non solo. Le biotecnologie stanno dando vita a nuovi modelli di impresa in grado di cambiare il nostro presente e il nostro futuro. Perché la salute del pianeta è la salute dell’uomo. Come ha gridato l'appello senza precedenti lanciato a settembre da oltre 200 riviste mediche internazionali, in cui gli scienziati hanno chiesto ai leader mondiali di intraprendere azioni urgenti contro il cambiamento climatico, la più grave minaccia alla salute globale.

GUARDA LA DIRETTA WEB

Federchimica Assobiotec, realtà che rappresenta circa 130 imprese e parchi tecnologici e scientifici operanti in Italia nei diversi settori di applicazione delle biotecnologie, racconta questa nuova generazione di imprenditori in diretta web. Intervengono insieme alle imprese: Elena Sgaravatti (vicepresidente Federchimica Assobiotec), Gianni Silvestrini (direttore scientifico Kyoto Club e QualEnergia), Deborah Piovan (portavoce di Cibo per la Mente), Sara Roversi (presidente Future Food Institute), Mariagiovanna Vetere (direttrice affari istituzionali Cluster Spring).

Un po' di esempi. Si parte dai funghi, dal loro apparato vegetativo, il micelio, con Mogu nascono infatti nuovi materiali stabili, sicuri, durevoli e biodegradabili utilizzati per l'interior design. Così Caviro, la più grande Cantina d’Italia, recupera i sotto-prodotti derivati dalla filiera vitivinicola e agroalimentare trasformandoli in prodotti nobili per l’alimentare, il farmaceutico, l’agricoltura e in biometano. Mentre dallo scarto dell'olio di oliva con Bioenutra nasce un distillato di salute dalle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti usato in cosmetica e nutraceutica. E il pane scartato dai ristoranti, dalla grande distribuzione e dai panificatori prende nuova vita in Biova Project trasformandosi in birra premium artigianale.