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1 APRILE

Oggi, ma nel 1944, a Sarnano, in provincia di Macerata, veniva disputata la partita di calcio organizzata e diretta da Mario Maurelli, già arbitro prima del secondo conflitto mondiale, tra la rappresentanza di nazisti di stanza nel circondario e quella di partigiani del posto, terminata non casualmente 1-1. La giacchetta nera, sarnanese, di 30 anni, agente di cambio fuori dalla belligeranza, tra il 1946 ed il 1958 fischierà in 94 gare del campionato di serie A. L’esordio sarà il 17 novembre 1946, in Bari-Venezia, terminata 1-0 e l’ultimo match sarà il 24 maggio 1958, Bologna-Inter, che si chiuderà 1-0. Contemporaneamente sarà presente in B in 59 competizioni. Nella sua carriera sarà anche chiamato a dirigere due contese di livello internazionale: di Coppa dei campioni. Nel 1986 sarà insignito della Stella d’oro al merito sportivo da parte del Comitato olimpico nazionale italiano, su proposta della Federazione italiana giuoco calcio, col numero di brevetto 958. La disputa del pallone di quell’1 aprile 1944, che verrà raccontata come un evento occorso in un contesto tra il leggendario e il verosimile, in realtà non era un “pesce d’aprile”. La promozione dell’11 contro 11 veniva affidata a Maurelli (nella foto, particolare, in divisa, intento ad intervenire al termine di un’azione) dal comando germanico della Wehrmacht acquartierato in zona. L’arbitro la predisponeva col fratello, Mimmo Maurelli, esponente di spicco del movimento resistenziale dell’Appennino, già combattente in Grecia ed in Albania, che aveva partecipato anche alla rimozione delle macerie del bombardamento statunitense di San Lorenzo, a Roma, del 19 luglio 1943, prima di rientrare sui monti marchigiani. Sostanzialmente chi avesse preso parte ai 90’ di gioco si sarebbe risparmiato la deportazione e sarebbe potuto dileguarsi subito dopo il triplice fischio. Ciascuno dei due tempi da 45’ veniva affrontato con ragionevole timore di essere caduto in trappola. Il pareggio veniva deciso da Libero Lucarini, terzino destro, altro esponente territoriale di pregio del Comitato di liberazione nazionale, poiché mancavano 5 minuti al termine e il risultato era ancora fermo sull’1-0 per i civili. Il cosiddetto “Grattini”, era stato il marcatore per la compagine assemblata da Maurelli, aveva segnato al 10’. Il 26 luglio 2001 l’amministrazione municipale di Sarnano, guidata dal sindaco Federico Marconi, intitolerà il campo di calcio comunale alla memoria di Mario Maurelli, che morirà il 5 settembre 2000 a Montefiascone, ad 86 anni. Per l’occasione si affronteranno l’Ascoli contro il Tolentino, e come arbitro sarà designato Carlo Longhi, già allievo di Maurelli. Tutta la vicenda verrà rievocata nel libro di Rosario Esposito La Rossa, intitolato “Eterni secondi”, con illustrazioni di Lorenzo Conti, che sarà pubblicato da Einaudi Ragazzi, di Torino, nel 2019.