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1 Gennaio

Oggi, ma nel 1966, a Copenhagen, al Kjobenhavns Boldklub Hallen, Bruno Visintin, campione europeo dei superwelter di pugilato, entro i 69,95 chilogrammi di peso per i professionisti, perdeva il titolo. Veniva battuto dallo svedese Bo Hoegberg (nella foto, particolare dell'incontro, con Visintin, sulla sinistra, mentre attaccava lo sfidante scandinavo), alla settima ripresa, per abbandono. Bo Hoegberg, di Mollosund, del 1938, era molto potente, nonostante fosse considerato tecnicamente più grezzo dell'italiano. Visintin, già provato dalla dieta disperata, necessaria per rientrare nella categoria, si era infortunato alla mano destra nella terza ripresa, ma aveva voluto proseguire. Quello dell'1 gennaio 1966 era l'ultimo suo match in carriera. Da dilettante aveva conquistato la medaglia di bronzo, alle Olimpiadi di Helsinki del 1952, nei superleggeri. In quella occasione, con la rappresentativa azzurra, aveva fatto fuori il filippino Ernesto Porto, il portoricano Juan Curet Alvarez e l'irlandese Terrence Milligan, ma poi aveva dovuto soccombere, ai punti, in semifinale, contro lo statunitense Charles Adkins. Visintin era anche stato oro, agli europei, a Milano, nel 1951. E aveva strappato pure la medaglia del metallo più pregiato, ai giochi del Mediterraneo, ad Alessandria d'Egitto, nello stesso anno. Chiudeva la sua attività agonistica da "pro" con 90 incontri, 78 dei quali vinti, 23 per ko, 9 persi e tra quelli 1 per ko, appunto contro Hoegberg, 2 pareggi. Rimarrà impresso nella memoria degli appassionati di boxe soprattutto per aver combattuto le spettacolari sfide contro il connazionale Duilio Loi, il 13 maggio 1954 e il 13 febbraio 1960, entrambi a Milano, perdendo tutte e due le volte. Originario di La Spezia, classe 1932, da professionista era stato campione d’Italia dei pesi leggeri, nel 1955, dei welter, nel 1958, dei superwelter, nel 1963. Era riuscito a fare sua la cintura di migliore d’Europa, nei superwelter, il 22 maggio 1964, a Torino, battendo il francese Yolande Leveque. Poi aveva difeso il titolo per 5 volte: il 20 agosto 1964, contro Cesareo Barrera, a San Remo; il 23 novembre 1964, contro Souleymane Diallo, a Parigi; il 12 marzo 1965, contro Chris Christensen, a Copenhagen; il 28 giugno 1965, contro Ray Philippe, a Lussemburgo; il 16 ottobre 1965, contro Peter Mueller, a Dortmund. Lo svedese, invece, neo campione europeo di categoria, già l'11 febbraio successivo, a Stoccolma, dovrà passare il titolo, proprio al transalpino Leveque che, al primo turno, gli staccherà la mascella.

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