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1 maggio

Oggi, ma nel 1985, al confine tra Nepal e Tibet cinese, in concomitanza con l'apertura da parte della Repubblica popolare cinese delle frontiere con il Nepal, la spedizione guidata dall'esploratore Giuseppe "Beppe" Tenti, composta da tre auto Fiat Panda 4x4 e un camion Iveco PM 40 4x4 (nella foto, particolare), facenti parte della spedizione Marco Polo, da Venezia a Pechino lungo l'antica via della seta, erano i primi mezzi occidentali ad oltrepassare il varco entrando in Tibet, a 5mila metri sul livello del mare, diretta a Lhasa per poi raggiungere la capitale cinese.

Ne scaturirà una risonanza planetaria con un ritorno d'immagine enorme per la casa automobilistica tricolore e per la sua fortunata utilitaria dall'animo sportivo. Quella lanciata, nella versione a quattro ruote motrici e 965 centimetri cubi di cilindrata, nel 1983, a tre anni dall'ingresso nel mercato della capostipite, la Panda 30 da 652 centimetri cubi di cilindrata, del 1980. L'idea della spedizione era nata prendendo spunto dal Marco Polo televisivo, del regista Giuliano Montaldo, trasmesso da Rai 1 nel 1982, al quale Tenti aveva partecipato come organizzatore della seconda troupe e nel ruolo di controfigura di Kenneth Marshall, ovvero l’attore che interpretava proprio Marco Polo. Ai non addetti ai lavori le difficoltà organizzative del viaggio negli anni a ridosso la sua organizzazione potevano sembrare minori del reale, ma i problemi di transito ai confini erano notevoli, anche date le particolari condizioni geopolitiche di quel contesto storico. C'erano le insidie legate alla Jugoslavia, che usciva dal periodo di amministrazione del maresciallo Josip Broz "Tito", i problemi dati dall’Iran guidato dall’Ayatollah Ruhollah Komeini, rogne causate dal Pakistan in conflitto con l’India per il controllo sul Kashmir. Il progetto messo a punto da Tenti si evolverà poi nella successiva spedizione Overland del 1995, da Roma a New York, su 4 autocarri Iveco 330.30 ANW a sei ruote motrici. Quest'ultima, dopo l'edizione lancio proseguirà con altre 21 versioni, aventi anche finalità benefiche, alle quali prenderà parte anche il figlio di Beppe Tenti, Filippo. L'ideatore, di Torino, classe 1936, nel 1970 aveva promosso la spedizione al campo base del monte Everest lanciando in versione commerciale uno dei primi trekking impegnativi del mondo. A cominciare dalla spedizione Marco Polo porterà le registrazioni delle sue imprese sul piccolo schermo, attraverso la tv di Stato, diventando anche produttore televisivo.

Andando ancora a ritroso, l'ispirazione di Beppe Tenti per l'impresa sulle orme di Marco Polo e l'itinerario naturale di collegamento dei traffici tra oriente ed occidente, affondava le radici nel viaggio, entrato nei libri di storia, della Itala 35/45 HP. La mitica vettura che, guidata da Ettore Guizzardi, autista del principe Scipione Borghese, nel 1907, aveva compiuto il raid Pechino-Parigi, lungo 16mila chilometri, con, oltre al pilota, proprio Borghese scortato dall'inviato speciale del quotidiano milanese Corriere della sera Luigi Barzini. La Itala, conservata come pezzo di pregio nel Museo dell’Automobile del capoluogo piemontese, nel 2007, tornerà a macinare ancora migliaia di chilometri compiendo, sempre con Tenti, l'edizione numero 11 di Overland, nel tragitto inverso del raid datato 1907, ovvero da Parigi fino a Pechino.