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15 Dicembre

Oggi, ma nel 1905, a Venezia, entrava in servizio il sommergibile Glauco, prima unità della classe omonima, composta da cinque torpediniere sommergibili: Glauco, appunto, Squalo, varato il 10.06.1906; Narvalo, varato il 21.10.1906; Otaria, varato il 25.03.1908; Tricheco, varato il 06.06.1909. Il Glauco (nella foto, nel porto di Brindisi, nel 1918, al centro, tra il Narvalo e lo Squalo), col nome in onore della mitologia greca, pescatore divenuto divinità, figlio di Poseidone, era stato impostato sullo scalo dell’arsenale della città lagunare, l'1 agosto 1903, ed era stato varato il 9 luglio 1905. Rappresentava il primo caso di costruzione in serie di sommergibili per la regia Marina militare. Il progettista era il maggiore del Genio navale Cesare Laurenti, non a caso quel questo tipo di mezzi verrà definito come "tipo Laurenti". Aveva uno scafo dalle estremità molto affinate, più idonee alla navigazione di superficie che a quella subacquea, con immersioni sotto i 30 metri. Era lungo 36,8 metri, largo 4,32 metri, aveva dislocamento in immersione di 243 tonnellate, e in emersione di 160. La propulsione, su due eliche, era affidata a 4 motori Fiat a benzina da 600 cavalli più 2 motori elettrici Savigliano da 170 cavalli complessivi. Aveva una velocità in emersione di 13 nodi e in immersione di 6,2. L'autonomia era, in emersione, di 150 miglia nautiche a 13 nodi o 225 miglia nautiche a 10 nodi e, in immersione, di 18,6 miglia nautiche a 6,2 nodi o 81 miglia nautiche a 3,5 nodi. L'armamento in dotazione era composto da 3 tubi lanciasiluri da 450 millimetri dislocati a prua con 2 siluri ciascuno. Poteva ospitare a bordo due ufficiali e 13 marinai. Nel Glauco, a differenza degli altri pezzi della serie, la torretta era molto spostata in avanti, poi, invece, verrà maggiormente posizionata al centro. Nell'agosto 1914 il Glauco verrà assegnato alla IV squadriglia sommergibili veneziana, agli ordini del tenente di vascello Paolo Tolosetto Farinata degli Uberti. Nella grande guerra il Glauco era a capo della squadriglia sommergibili brindisina, sempre comandata da Farinata degli Uberti. All'inizio del 1916 verrà spostato a Taranto, andando a formare un gruppo autonomo con il gemello Otaria. Nel maggio dello stesso anno, al comando del tenente di vascello Achille Gaspare Chinaglia, verrà portato a Valona, in Albania. Nell'agosto successivo verrà disarmato a Taranto ed assegnato al gruppo dei sommergibili disarmati fino al 1921, quando verrà ceduto alla Romania. Nel corso della prima guerra mondiale svolgerà 65 missioni, per lo più di carattere difensivo, a largo di Bari, Barletta e Valona, pari a 296 ore in superficie e a 252 in immersione. Il 5 gennaio 1935 verrà varato un altro sommergibile col nome di Glauco, assemblato nel cantiere di Monfalcone, come tributo al primo Glauco, quello del 1905. Il Glauco del 1935 sarà lungo 73 metri e largo 7,2. Sarà in grado di avere a bordo 7 ufficiali e 50 marinai. Il suo impiego verrà ricordato soprattutto per due missioni clandestine nella guerra civile spagnola, nel dicembre 1936 e nell'agosto 1937.

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