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17 Gennaio

Oggi, ma nel 1988, da Roma, su Canale 5, alle 19.05, veniva trasmessa la prima puntata di Casa Vianello, con gli attori Alessandrina "Sandra" Mondaini, milanese del 1931, e Raimondo Vianello, romano, classe 1922. La serie televisiva era stata girata nella Capitale, nello studio Clodio, della Compagnia cinematografica Cerrato, in via Augusto Riboty 18. Le riprese della seconda stagione, nel 1990, invece, verranno effettuate a Milano, negli studi 4 e 12 Mediaset di Cologno Monzese, per via del trasferimento, nel quartiere residenziale di Milano 2 del capoluogo lombardo, dei due attori principali dopo 30 anni trascorsi nella Città eterna. Il successo della sitcom, basata sulla vita quotidiana della esilarante coppia, che erano moglie e marito sia nella realtà, dal 1962 dopo essersi conosciuti nel 1958, che nella finzione pensata per il piccolo schermo dallo sceneggiatore Giambattista Avellino insieme allo stesso Vianello, sarà tale che l'ultima puntata verrà mandata in onda 19 anni dopo, il 27 maggio 2007, dopo 16 stagioni e 337 episodi da 25 minuti di durata ciascuno. Dal 2005 Casa Vianello verrà passata su Rete 4. La sigla, che diverrà di culto, col suo motivetto jazz, era stata composta da Augusto Martelli. La conclusione di ogni episodio diverrà arcinota agli italiani. Con Sandra che -con la comicità surreale che aveva già sfoggiato travestita dal pagliaccio Sbirulino, apparso la prima volta l'1 ottobre 1978 nel siparietto Io e la befana della trasmissione radio Rai Gran varietà, condotta da Gino Bramieri- nel letto matrimoniale (nella foto, particolare), dopo essersi lamentata col coniuge della sua vita, noiosa e piatta, che nelle puntate era esattamente il contrario, ripeterà la storica battuta: «Che barba, che noia, che noia, che barba», prima di addormentarsi scalciando, mentre Raimondo continuava a leggere il giornale, soprattutto ma non solo la Gazzetta dello sport, senza prestare troppa attenzione alle solite paturnie quotidiane di Sandra. Anche il contributo della Tata, interpretata da Giorgina Trasselli, era notevole nell'innescare la comicità del duo che, come già accennato, veniva implementata dalle peripezie e dai malintesi di ogni sorta che in ogni puntata rendevano esilarante ogni minuto.

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