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18 Settembre

Oggi, ma nel 1853, a Mantova, veniva catturato e arrestato dagli austriaci il conte Ulisse Salis, di Tirano, in quel di Sondrio, classe 1819, sostenitore delle idee rivoluzionarie di Giuseppe Mazzini, soprattutto in Valtellina, verrà condannato al carcere duro in Tirolo, nella fortezza di Kufstein, risalente al 1205, sul fiume Inn, al confine con la Baviera. In cella intratterrà rapporti col marchese meneghino Emilio Visconti Venosta, del 1829, che sarà esponente della destra storica e per sette volte riceverà l'incarico di ministro degli Esteri del futuro regno d'Italia, complessivamente dal 24 marzo 1863 al 15 febbraio 1901. Nel giugno 1859 Salis consegnerà come omaggio al sovrano sabaudo Vittorio Emanuele II, in visita a Tirano, il cannone asburgico che aveva sottratto a Stazzona, in provincia di Como, nell'agosto 1848. Il re gli conferirà la speciale medaglia d'oro coniata per l'occasione. Sarà ingegnere capo dell'amministrazione municipale milanese. Una targa, apposta dal Comune il 12 marzo 1928 (nella foto, particolare), ricorderà la casa di Salis a Esine, in provincia di Brescia, residenza dal 1863 al 1893. Nel 1848 il conte Salis -discendente dell'eroe svizzero della guerra dei trent'anni, combattuta dal 1618 al 1648, Ulysses von Salis, nato nel 1594 a Grusch, nel cantone dei Grigioni- aveva preso parte all'insurrezione delle cinque giornate di Milano, dal 18 al 22 marzo 1848. Quindi, fallito il governo provvisorio del capoluogo lombardo, era stato inviato sullo Stelvio a comandare il dispiegamento che avrebbe dovuto presidiare il passo omonimo cercando d'impedire l'avanzata austriaca. Le sue memorie, in 200 copie, con foto sua e della consorte Teresa Calvi, prefazione di Alessandro Luzio, verranno pubblicate postume, nel 1910, a Milano, dalla Litografica Figli Provvidenza.

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