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24 OTTOBRE

Oggi, ma nel 1910, a Cetara, in provincia di Salerno, si verificava l’alluvione dovuta al nubifragio che causava 111 vittime. I morti erano in parte a causa della frana, ma anche per l’acqua del torrente Cetus esondato e poi per le forti onde provenienti dal mare. Fango e detriti invadevano l’abitato quando le fondamenta delle costruzioni, soprattutto dove vi erano cantine e magazzini (nella foto, particolare), non sprofondavano. Anche Maiori veniva toccata dalla furia del torrente Lama, soprattutto nel rione Casa imperato, portando il tributo di 20 morti. A Minori, invece, i decessi erano 3.

Come verrà eternato sulla copertina della “Domenica del Corriere”, del 6-12 novembre successivo, dalla matita di Achille Beltrame, le rovine di Cetara verranno visitate, il 27 ottobre, dal sovrano sabaudo Vittorio Emanuele III. Constatata la gravità della situazione il re, scortato dal ministro per i Lavori pubblici del regno, Ettore Sacchi, metterà a disposizione 50mila lire per fronteggiare i soccorsi più urgenti.

Complessivamente la Campania annoverava 200 perdite umane, soprattutto nel golfo di Salerno. Si contavano vittime anche ad Amalfi, a Casamicciola di Ischia. Papa Pio X, futuro santo, invierà 5mila lire. Le foto del settimanale “Illustrazione italiana”, invece, faranno conoscere al resto del Belpaese l’ingenza dei danni. Lo stesso 27 ottobre il ministro Sacchi telegrafava da Salerno il proprio rendiconto al presidente del Consiglio dei ministri Luigi Luzzatti. Accadrà che, 44 anni dopo, in corrispondenza dell’anniversario, il 25 ottobre 1954, Maiori, ma anche il resto del comprensorio, verrà investita da una nuova alluvione, sempre a causa delle precipitazioni atmosferiche, che comporterà 318 passati a miglior vita e 5500 abitazioni sfollate.

Tutta la vicenda verrà raccontata nel volume pubblicato in occasione del 110° anniversario, a cura di Secondo Squizzato, intitolato “Un’immane sventura. L’alluvione di Cetara del 24 ottobre 1910”, del 2020, per le edizioni Puracultura, di Vietri sul Mare, con interventi di Leonardo Cascini, Settimio Ferlisi, Giuseppe Di Crescenzo, Matteo Giordano, Giuseppe Liguori.