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26 FEBBRAIO

Oggi, ma nel 1989, a Milano, nello stadio comunale “Giuseppe Meazza”, nella diciannovesima giornata del campionato nazionale di serie A di calcio, il Milan, allenato da Arrigo Sacchi, batteva per 6-1 il Pescara del commissario tecnico Giovanni Galeone, sfoderando, tra l’altro, le doppiette di Pietro Paolo Virdis e di Ruud Gullit. I rossoneri trascorrevano 50 minuti di gioco sul 1-1 con la prima marcatura, al 19’, del già menzionato attaccante sardo di Sindia ed il pareggio al 4’ della ripresa per i biancazzurri con il brasiliano Milton Queiroz da Paixão, ovvero “Tita”, che violava l’estrema difesa di Giovanni Galli.

Quindi i secondi 45 minuti di gara erano un crescendo con l’altro fuoriclasse olandese della formazione berlusconiana, Franklin Edmundo Rijkaard, detto “Frank”, al 5’. Al 20’e al 22’, il già citato Gullit infilava la palla nella porta presidiata da Giuseppe Gatta (nella foto, particolare, proprio durante una parata mancata). Al 37’ ancora Virdis portava i milanisti sul 5-1. Al 40’ il punteggio tennistico veniva assestato dall’autorete di Giampiero Gasperini.

Tutto avveniva nella cornice di San Siro, sotto lo sguardo vigile dell’arbitro Virginio Quartuccio di Torre Annunziata, che aveva esordito nella massima divisione tricolore, il 15 maggio 1988, dirigendo Empoli-Pescara, partita terminata 3-2. Il 30 giugno di quel 1989 l’Inter vincerà lo scudetto inserendo nella propria bacheca il 13° titolo verde bianco e rosso. I diavoli del capoluogo lombardo, che nella stagione agonistica precedente avevano agguantato l’11° scudetto, si dovranno accontentare del terzo gradino del podio, dietro al Napoli. Il sodalizio del delfino, invece -che era tornato in A l’8 luglio 1987, con la vittoria del primo campionato e Stefano Rebonato miglior marcatore del campionato cadetto, con 21 goal- con 27 punti retrocederà in B insieme a Torino, Pisa e Como.