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27 APRILE

Oggi, ma nel 1958, da Calcinaia di Pisa, con il disegno di copertina, realizzato dal celebre Vittor Pisani, sul settimanale “Tribuna Illustrata”, datato 31 aprile, numero 17, l’omicidio, per futili motivi, di Auro Gemmi, lattaio e militante democristiano, nel circolo Acli, diventava un caso nazionale. Tanto che anche Papa Pio XI invierà il telegramma di cordoglio da parte della Santa sede. La vittima, di 30 anni, era il figlio del gestore del locale e stava aiutando il padre mentre gli avventori guardavano la televisione. Era stato fatto fuori, il 14 aprile precedente, con due colpi di pistola, calibro 7.65, sparati dalla finestra socchiusa del ritrovo per lavoratori cattolici (nella foto, particolare, la ricostruzione uscita dalla matita dell’artista di Corfù, classe 1899). A premere il grilletto era stato Gaetano Urso, garzone, di 28 anni, originario di Vicari, in quel di Palermo.

L’omicidio era motivato dal fatto che Gemmi, interpellato sulla questione, avesse sconsigliato al padre della ragazza oggetto delle attenzioni di Urso, ovvero la figlia del datore di lavoro, di intraprendere il fidanzamento, dati i non raccomandabili requisiti del futuro sposo. Il trasferimento a Pontedera, all’ospedale “Felice Lotti”, era stato inutile. Lo sparatore veniva fermato ed identificato dai carabinieri contestualmente al gesto criminale. Il circolo era stato fondato, nel 1947, come afferente alla parrocchia di San Giovanni Battista, da monsignore Orlando Paoli, che sarà pievano della comunità fino al 1972.

Il 19 aprile l’assassino aveva confessato di aver già ammazzato, la sera del 15 aprile 1957, Mazzino Moscardini, titolare del distributore di carburante di Le Badie, frazione di Castellina Marittima, in provincia di Pisa, per tentare di rapinare mille lire. Il benzinaio era poi deceduto, nel nosocomio di Cecina, il giorno dopo l’agguato.