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3 DICEMBRE

Oggi, ma nel 1960, in tutta Italia, toccava l’apice della classifica nazionale dei singoli, “Il cielo in una stanza”, brano musicale composto dal cantautore genovese Gino Paoli, interpretato da Anna Maria Mazzini “Mina”, di 20 anni, pubblicato dall’etichetta discografica Italdisc. Nella gestazione del testo avevano partecipato Giulio Rapetti “Mogol”, come paroliere e Renato Angiolini “Toang”, quale compositore. Quello che diverrà un successo, non solo nel Belpaese, era stato rifiutato da ugole come Iolanda Maria Palma, in arte “Jula de Palma” e Miranda Martino. Già il 15 ottobre precedente, il 45 giri aveva raggiunto il primo posto nelle vendite e per la “tigre di Cremona” (nella foto, particolare, nella prima esibizione di quel futuro cavallo di battaglia nel film “Appuntamento a Ischia”, diretto dal regista Mario Mattoli, nel 1960, con Domenico Modugno, Antonella Loualdi, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Carlo Croccolo e Linda Christian, nel quale aveva interpretato se stessa), era il bis del traguardo ottenuto il 16 gennaio di quel 1960, con “Tintarella di luna”, rilasciato sempre dalla milanese Italdisc, il 9 settembre 1959. Nel b-side del vinile era incisa la traccia “La notte”. Paoli, di 26 anni, dopo l’uscita di Mina in giugno, inciderà, sempre nello stesso ’60, la sua versione de “Il cielo in una stanza”, per la Dischi Ricordi, con “Però ti voglio bene” sul lato B, ma il 7 pollici non entrerà nella hit-parade tricolore. Mentre l’interpretazione di Mina, il 31 dicembre successivo, chiuderà la chart italica al numero 1, lasciandosi alle spalle: “Il nostro concerto”, di Umberto Bindi, in seconda piazza; “Theme from ‘A summer place’ di Percy Faith, al numero 3; “Nessuno al mondo”, di Giuseppe Faiella “Peppino di Capri”, quarto; “Personalità/Personality”, di Caterina Valente, al numero 5.