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3 FEBBRAIO

Oggi, ma nel 1998, a Cavalese, in provincia di Trento, sull’Alpe Cermis, alle 15.12, a 2226 metri sul livello del mare, l’aereo Prowler EA-6B Grumman  del Vmaq-2 del corpo dei Marines degli Stati uniti d’America, decollato dalla base militare di Aviano, impegnato nella missione “Easy 01”, volando a bassa quota lungo la val di Fiemme e ad eccessiva velocità, colpiva con la coda del mezzo i cavi d’acciaio della funivia, facendo precipitare la cabina e causando il decesso delle 20 persone presenti a bordo. L’incidente (nella foto, particolare, i resti del funitel schiantatosi sulla neve, durante le operazioni di soccorso) avveniva per imperizia del conducente del mezzo da combattimento.

L’aereo era pilotato, dal capitano Richard Ashby, con il navigatore, capitano Joseph Schweitzer. Sul velivolo vi erano anche il capitano William Rancy e il pari grado Chandler Seagraves, entrambi addetti ai sistemi di guerra elettronica, che però non verranno incriminati, proprio per il loro ruolo. Le vittime erano 19 passeggeri più il manovratore, Marcello Vanzo, di 56 anni. La più giovane era Philip Strzelczyk, di 14 anni. La più anziana era Maria Stainer-Stampfl, di 61. Nel dettaglio si trattava di tre italiani, sette tedeschi, cinque belgi, due polacchi, due austriaci ed un olandese. Il cavo veniva spezzato all’altezza di 110 metri dal suolo, quando la quota minima di volo per quel tipo di manovra era di 609 metri. L’iter giudiziario sarà tortuoso e non privo di colpi di scena: il 4 marzo 1999 Ashby, ritenuto il principale responsabile, sarà assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale e colposo. Alla fine pilota e secondo verranno degradati e rimossi dal servizio e la conferma definitiva dello stralcio processuale, svolto in America, arriverà il 31 agosto 2009.

L’impianto di risalita in questione era già stato interessato dalla sciagura del 9 marzo 1976, nella quale avevano perso la vita 42 malcapitati dei quali 15 bambini. Tutta la vicenda verrà raccontata nelle 149 pagine del volume scritto dal giornalista Luigi Zardi, intitolato “I due Cermis. 9 marzo 1976 - 3 febbraio 1998”, che sarà pubblicato dall’editore Curcu&Genovese, di Trento, nel 2002. Nello stesso contesto il 4 gennaio 2013 una motoslitta con rimorchio, sulla pista nera “Olimpia 2”, si ribalterà sbalzando fuori gli 8 trasportati e vi saranno 6 morti di nazionalità russa.