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3 MARZO

Oggi, ma nel 1990, a Sanremo, in provincia di Imperia, i Pooh vincevano l’edizione numero 40 del Festival della canzone italiana, con “Uomini soli”, con testo di Valerio Negrini e musica e parole di Camillo “Robi” Facchinetti. Era la prima ed unica partecipazione del gruppo, nato nel gennaio 1966 a Bologna, nella kermesse canora della Città dei fiori. La formazione era composta, oltre che dal già menzionato Facchinetti, voce e tastiera, anche da Donato “Dodi” Battaglia, alla chitarra, Bruno “Red” Canzian, al basso, e Stefano D’Orazio, alla batteria. Contestualmente nello scenario del Palafiori il brano veniva intonato anche dall’icona internazionale del jazz “Dee Dee Bridgewater” (nella foto, particolare, insieme ai Pooh sulla copertina del settimanale “Tv sorrisi e canzoni”, del 4 marzo 1990), poiché il regolamento ’90 della manifestazione organizzata da Adriano Aragostini e presentata da Gabriella Carlucci con Giorgio Domenico Guidi, “Johnny Dorelli”, prevedeva la combinazione con un big straniero. La band di “Piccola Katy” aveva la meglio su Toto Cutugno, secondo classificato, con “Gli amori”, e su Amedeo Minghi in abbinamento con Mietta, in terza posizione, con il futuro tormentone “Vattene amore”. Ma anche su Mia Martini, con “La nevicata del ‘56”, che per il secondo anno consecutivo incassava il premio della critica. Il 3 marzo, nel 2001, nello stesso scenario sanremese, ci sarà anche il trionfo di Elisa Toffoli, esordiente, nell’edizione numero 51, con “Luce (tramonti a nord-est)”. Pezzo scritto e musicato dalla stessa cantautrice di Monfalcone, in provincia di Gorizia, in collaborazione con Adelmo Fornaciari, “Zucchero”. La traccia avrà la meglio rispetto a Giorgia Todrani, con “Di sole e d’azzurro”, al secondo posto, e i Matia Bazar, con “Questa nostra grande storia d’amore”, sul gradino più basso del podio. “Luce”, che con sei riconoscimenti sarà il successo festivaliero più premiato, sarà anche la prima prova ufficiale in italiano per Elisa.