TODAY

5 APRILE

Oggi, ma nel 2019, a Viareggio, in provincia di Lucca, su richiesta della divisione di Paleopatologia del dipartimento di ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia dell’università di Pisa, guidata da Gino Fornaciari, veniva eseguita l’estumulazione della salma di Carlo III di Borbone Parma, duca di Parma dal 18 maggio 1849 al 27 marzo 1854, sepolto nella cappella di San Carlo Borromeo, a Villa Borbone, su viale dei Tigli, il corpo del defunto era stato inumato, il 5 aprile. Era morto dopo essere stato pugnalato, nello stomaco, per strada, in via Santa Lucia, a Parma, il 26 marzo. Precisamente era spirato, alle 17.30, del giorno successivo, 27. Verosimilmente l’esecutore materiale dell’assassinio era stato il sellaio parmense Antonio Carra, anarchico di idee mazziniane, in un primo tempo scagionato, ma poi aveva rivelato la sua colpevolezza, con una lettera da Buenos Aires, dove si era rifugiato, indirizzata a Roberto I di Parma, classe 1848, che regnava sotto la supervisione della madre, Luisa Maria di Francia. Il delitto aveva destato enorme scalpore anche perché Carlo III si era rivelato un duca regnante certamente autoritario, ma, meno reazionario rispetto ai cugini presenti a Napoli e in Toscana. Tra l’altro era stato un forte oppositore della pena capitale e nei suoi cinque anni al potere non erano state eseguite condanne a morte. L’agguato letale attribuito a Carra non era stato pienamente compreso e apprezzato neanche tra i libertari risorgimentali. Il cuore di Carlo III di Parma, invece, era stato posto nella teca presente nella cripta della Basilica parmense di Santa Maria della Steccata. L’idea dello studio sui resti ducali aveva preso l’abbrivio dalla necessità di un intervento strutturale alla tomba (nella foto, particolare). Manutenzione da effettuarsi con il consenso di Carlo Saverio di Borbone Parma, il discendente, dell’amministrazione comunale viareggina, proprietaria di Villa Borbone, della soprintendenza delle Belle arti delle province di Lucca e di Massa Carrara.