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6 Gennaio

Oggi, ma nel 1909, a Vico Equense, in provincia di Napoli, su iniziativa del frate Pasquale Somma, appartenente all'ordine dei minimi di San Francesco di Paola e in servizio nel convento cittadino di Borgo San Vito, si svolgeva la prima edizione della sfilata delle Pacchianelle. Il corteo era composto da otto bambine, vestite da contadine, con l'abito tipico ispirato alle figure pastorali del presepe napoletano settecentesco. Con partenza dal monastero, la processione si snodava verso Pietrapiano, discendeva per via vecchia Bonea, fino alla chiesetta di via Madonnelle, e poi rientrava nel luogo di dimora dei frati, raggiungendo l'altare, baciando il bambinello e lasciando in dono prodotti agricoli locali che servivano soprattutto per aiutare i religiosi. L'itinerario verrà mutato, puntando sul centro storico di Vico, nel 1941, su interessamento di padre Francesco Savarese, sempre appartenente al medesimo ordine. Il rituale non si svolgerà in una sola occasione, il 6 gennaio 1981, in concomitanza dell'Epifania dell'inverno rattristato dal terremoto dell'Irpinia, del 23 novembre 1980, del X grado della scala Mercalli, con epicentro in località Viaticale di Castelnuovo di Conza, in provincia di Salerno, che causerà 2914 morti, 8848 feriti, 280mila sfollati. Su emulazione di Vico, anche nella limitrofa Castellammare di Stabia, sempre in quel di Napoli, diverrà abituale la messa in scena delle Pacchianelle (nella foto, la giovane Annamaria Cimmino, in una delle manifestazioni organizzate dalla parrocchia di San Gioacchino), ma promossa in occasione del Natale, e sarà organizzata per lo più dalla chiesa di Sant'Anna a Licerta, ma si estinguerà negli anni '70. Dalla Campania la tradizionale ricorrenza votiva verrà adottata, dal 1980, anche a Palmoli, in provincia di Chieti, ma con cadenza il 27 luglio, in occasione della festa della Madonna del Carmine.

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